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sabato 26 aprile, 2025

INSTALLATA LA REVOLUTION CT DISPOSITIVO IN GRADO DI EFFETTUARE ESAME IN UN BATTITO CARDIACO

La Fondazione Giglio di Cefalù ha avviato l’attività di cardio radiologia con l’installazione della Revolution CT della GE. Un dispositivo in grado di effettuare un esame total body in un secondo o una Tac al cuore nel tempo di un battito cardiaco.

“E’ la tecnologia più performante esistente – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – unica in Sicilia, che porta il Giglio di Cefalù a candidarsi come centro di riferimento per le patologie cardiache. Portiamo a termine un altro investimento – ha aggiunto il presidente – con il duplice obiettivo di implementare la ricerca e qualificare l’offerta sanitaria nelle malattie cardiovascolari”..

La nuova Tac sarà presentata venerdì 18 settembre in occasione di un convegno che si terrà al Giglio di Cefalù.

La Revolution CT consente oltre ad una scansione cardiaca in 1 battito del cuore di avere una copertura anatomica di 16 cm che insieme alla rapidità di scansione della macchina dà ai medici l’opportunità di cogliere immagini intere in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato o pancreas nel tempo di una singola rotazione da 0,28 secondi con risultati clinici di qualità equiparabile a quella di visualizzazioni al microscopio.

“Alla rapidità di scansione e all’eccellente qualità delle immagini – ha aggiunto Tommaso Bartolotta, responsabile dell’unità operativa di diagnostica per immagini - la Tac abbina una drastica riduzione della dose di radiazione. In ambito cardiologico l’esame consente di valutare le coronarie in pazienti anche con potenziali infarti. E’ molto utile al fine della prevenzione”. La macchina offre anche una capacità di studio in 4D per ogni distretto anatomico.

La Fondazione Giglio si avvarrà per l’avvio di questo nuovo servizio di Gianluca Pontone specialista in cardiologia e radiodiagnostica, direttore del dipartimento di imaging cardiovascolare del Centro cardiologico Monzino di Milano. Il paziente si troverà dinanzi ad una equipe multidisciplinare composta da radiologi e cardiologi.

“La cardio tac – ha detto Pontone – negli ultimi anni è diventata il test di primo livello nei pazienti con sospetta malattia coronarica. Può sostituire le più comuni pratiche diagnostiche in cardiologia. Può essere effettuata con la Revolution CT anche in pazienti con irregolarità di ritmo cardiaco a cui precedentemente era controindicata. Questa Tac ha, inoltre, la grande capacità di identificare l’arteriosclerosi subcritica – ha rilevato Pontone - patologia che impatta prognosticamene sui pazienti non individuabile con alcun altro tipo di test come quello da sforzo o similare.

“La cardio Tc – ha concluso Tommaso Cipolla, responsabile dell’unità operativa di cardiologia – pone le basi per una rivoluzione nella cardiologia del futuro. La macchina offre livelli di sicurezza incomparabili rispetto al passato. Ci offre, infine, la possibilità di acquisire informazioni sia anatomiche che funzionali sia sullo stato anatomico dell’albero coronarico che sulla sua funzionalità ovvero sulla presenza di aree ischemiche”.

La cardio Tc con Revolution Ct è prenotabile sia con il servizio sanitario nazionale al cup della Fondazione Giglio (0921.920502) che in solvenza al numero (0921920126).

La prima seduta di Cardio Tc con il dottor Pontone è stata programmata per il 18 settembre.

59 vl/com 2020

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Saremo presenti anche quest'anno a Smau, salone dell'innovazione tecnologica, nell'evento principale che si tiene a Milano dal 24 al 26 ottobre a Fieramilanocity.

Martedi 24, alle ore 11.30, parleremo di web e in particolare di "Internet delle cose e analisi dei dati: l’evoluzione della comunicazione verso cittadini e clienti" in un workshop introdotto dal presidente di Smau, Pierantonio Macola, e coordinato da Antonio Perdichizzi.

Nell'intervento della Fondazione Giglio, Vincenzo Lombardo, racconterà l'esperienza di comunicazione e informazione della Fondazione attraverso un piano di comunicazione che integra i media tradazionali, strumenti di marketing e i più noti canali social.

L'appuntamento è in diretta streaming su Triwu, alle ore 11.30.

Per conoscere il programma e gli interventi del workshop clicca qui

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La Fondazione Giglio è stata selezionata con il progetto di comunicazione e informazione multicanale e digitale per partecipare al Premio Innovazione Smau che sarà assegnato in occasione di Smau Milano 2017 in programma dal 24 al 26 ottobre a Fieramilanocity.

Nelle motivazioni la Fondazione Giglio viene indicata quale esempio virtuoso nell’adottare tecnologie digitali che hanno concretamente migliorato le performance del business e la gestione aziendale. Il premio Innovazione Smau viene assegnato alle imprese più innovatori d’Italia.

La Fondazione Giglio ha, recentemente incrementato gli strumenti di comunicazione, con il servizio Ospedale Giglio WhatsApp news oltre ad essere presente nei più diffusi social network. A breve riprenderà la rubrica #ospedalerisponde in diretta su Facebook.

Al debutto Ospedale Giglio WhatsApp news ha registrato circa 1000 adesioni.

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INTERVENTO RARO E ALTO RISCHIO ESEGUITO DA EQUIPE MULTIDISCIPLINARE CON RIGATTI E VEROUX
PAZIENTE DIMESSO IN OTTIME CONDIZIONI. SALVAGUARDATA FUNZIONALITÀ RENALE

Un intervento quanto raro che complesso e ad altro rischio per l’insieme di patologie che interessavano lo stesso organo, nel caso specifico il rene, che per una malformazione congenita, si presentava a ferro di cavallo, è stato eseguito da un equipe multidisciplinare composta da urologi e chirurghi vascolari all’ospedale Giglio di Cefalù.
Nel paziente, 58 enne, d’origine siciliana ma residente da oltre quarant’anni nel milanese, i sanitari oltre ad aver verificato la presenza di un rene a forma di ferro di cavallo avevano diagnosticato un tumore e una cisti sul rene sinistro, un aneurisma dell’aorta addominale infiammatoria, posta nel punto di contatto tra i due reni (che disegnavano un ferro di cavallo) con anomalie vascolari renali multiple.
In una casistica di 50 mila interventi chirurgici eseguiti nella mia carriera – dice il professore Patrizio Rigatti, tra i padri dell’urologia italiana – questo è il primo caso di un paziente con più “malformazioni” in concomitanza in un solo organo”. “E’ stato pertanto necessario – ha aggiunto professore Pierfrancesco Veroux, chirurgo vascolare - pianificare una strategia preoperatoria molto precisa, per risolvere le patologie riscontrate e mirare al mantenimento della funzionalità renale. L’eccezionalità dell’intervento – afferma Veroux – sta, infatti, nella strategia conservativa”. Il paziente non dovrà andare in dialisi, entrambi i reni, che sono stati divisi, sono stati salvaguardati.
“Una perfetta compliance tra le due equipe – dicono Rigatti e Veroux – ha consentito il successo del risultato”. Il paziente è stato dimesso in ottime condizioni dopo pochi giorni di degenza.
“Rilevante – sottolineano i chirurghi – il supporto degli anestesisti, diretti da Giovanni Malta, sia durante l’intervento, durato 8 ore, in anestesia totale, che per il post operatorio, in terapia intensiva e in reparto”.
“Professionisti di alto livello, tecnologie, gestione dell’ammalato – rileva il direttore generale Vittorio Virgilio – sono oggi un mix perfetto in questo ospedale. La sinergia tra le unità operative ci consente di supportare un’importante quanto complessa attività operatoria”.
L’intervento è stato eseguito in due fasi successive. In breve, nella prima parte gli urologi hanno effettuato una resezione parziale del rene contenete la neoformazione e successivamente separato i due reni permettendo così all’equipe vascolare di poter accedere al sottostante aneurisma, la cui parte più dilatata, di circa 12 centimetri, era estesa sino alle arterie iliache.
“”In pratica – spiega Rigatti – le arterie del rene sano, quello di destra sono stata staccate dall’aneurisma, come avviene per i trapianti, e attaccate sulla protesi aorto bisiliaca. Per qualche ora il rene destro è rimasto senza apporto sanguigno, mentre è stata mantenuta la funzionalità del rene sinistro dove è stato eliminato il tumore e la ciste di 5 centimetri”.
I vascolari a questo punto, oltre al trattamento del voluminoso aneurisma della aorta addominale, hanno ricostruito tre vasi renali che nascevano direttamente dal tratto aneurismatico della aorta. Un passaggio, ritenuto dai sanitari, ad alto rischio per il mantenimento della funzionalità renale.
“A tal fine – evidenzia il professor Veroux – è stata impiegata una tecnica operatoria di protezione del parenchima renale con la perfusione di soluzione a quattro gradi, raffreddamento esterno al rene e soprattutto una rapidità di esecuzione della ricostruzione vascolare (anastomosi)”.
Il paziente è stato dimesso dopo dieci giorni con i parametri nella norma. Il decorso post operatorio, è stato caratterizzato da una ripresa immediata della funzione renale, senza la necessita di ricorrere a sedute dialitiche.
In sala operatoria con Rigatti e Veroux hanno collaborato Salvino Biancorosso, Giuseppe Salamone e Alessia Giaquinta.
In occasione della visita di controllo il paziente ha voluto pubblicamente ringraziare i medici del Giglio. “E’ stata un’ottima esperienza. Sono arrivato a Cefalù – dice il paziente Salvatore B. - attratto dalla buona nomea dell’ospedale. Mi avevano detto che era al top. Mi sono fidato e, da Milano dove vivo dal 1961, praticamente da bambino, sono tornato, in un momento difficile della mia vita, nella regione natale”.
Il direttore sanitario Giuseppe Ferrara si è detto soddisfatto per i risultati clinici raggiunti dall’ospedale di Cefalù sottolineando “l’alta professionalità dei chirurghi che operano al Giglio”.

20 vl/com 2015

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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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