Ritorna la nostra newsletter. Un’iniziativa di comunicazione creata per informare in maniera diretta e tempestiva i cittadini sulla vita della nostra Fondazione e sui servizi offerti dall’ospedale Giglio.
La newsletter HSRGiglio, con quasi 5000 mila iscritti, spegne oggi le sue prime dodici candeline fatte anche da qualche piccola soddisfazione come il riconoscimento ottenuto al Salone della Comunicazione ComPA di Bologna e, più recentemente, da Smau per l’intero progetto di comunicazione multicanale della Fondazione Giglio: “Premio Innovazione 2016”.
Con il sostegno della direzione strategica della Fondazione e, in particolare, con il direttore generale Vittorio Virgilio, riprendiamo questo percorso avvalendoci di un nuovo partner la Ieeng Solution.
La nostra newsletter torna con una immagine rinnovata da una grafica che riprende l’identità aziendale e i colori del logo e con contenuti che possono essere facilmente condivisi sui più noti social network. Questo in linea con la comunicazione multicanale e digitale della Fondazione Giglio.
Restano due menù: uno orizzontale e l’altro verticale che consentono di raggiungere velocemente e direttamente i servizi della Fondazione.
Con la newsletter riparte anche un altro servizio: gli sms informativi inviati sul vostro telefonino. E’ un servizio gratuito. Basta iscriversi dal nostro sito o direttamente dal telefonino inviando un messaggio con su scritto: “765 iscrivimi” al numero 3202041040.
Presto si aggiungerà una community su Whatsapp.
Vi terremo aggiornati!
Con cambio giuridico della Fondazione a rischio 750 dipendenti
“La Regione Siciliana e l’Asp di Palermo esercitano pieno controllo e vigilanza sulla gestione della Fondazione Giglio sia attraverso la nomina del componenti del consiglio di amministrazione, organo di indirizzo e di controllo, sia, per la Regione, attraverso la nomina dei tre componenti del collegio sindacale designati rispettivamente dalla presidenza della Regione e dagli assessorati regionali al bilancio e alla sanità. Inoltre, il bilancio viene certificato da società di revisione”. Lo afferma il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, sottolineando “una gestione ispirata a criteri di trasparenza, economicità ed efficenza”.
“La Fondazione - prosegue il presidente Albano - lavora su un budget assegnato dalla Regione Siciliana. Le risorse vengono trasferite alla Fondazione periodicamente a fronte delle sole prestazioni effettuate. Prestazioni sottoposte, fra l’altro, al controllo dell’Asp di Palermo”.
Il presidente inoltre, precisa che “i conti della Fondazione Giglio sono in ordine. Negli ultimi esercii il bilancio è stato chiuso in attivo ed è stato approvato dagli organi di amministrazione e controllo (Consiglio e Revisori) della Fondazione.
Il personale della Fondazione medico, infermieristico e amministrativo è assunto con contratto di diritto privato. La trasformazione in contratto di diritto pubblico implementerebbe la spesa, per la Regione, di 9 milioni di euro. Tutti gli acquisti, inoltre, avvengono secondo il criterio del pubblico.
Non voglio - sottolinea Albano - entrare nella qualità delle prestazioni erogate che è di altissimo livello lo dimostra il numero di utenti che ripongono quotidianamente la loro fiducia sul Giglio di Cefalù. Struttura che eroga prestazioni di alta complessità tanto è vero, come si evince dai dati regionali, risulta un peso medio superiore, per disciplina, alla media regionale.
Perorare, invece, la tesi, come qualcuno sta facendo in queste ore, di trasformare la Fondazione da diritto privato a fondazione diritto pubblico potrebbe portare sulla strada ben 750 famiglie. Oltre a tutto l’indotto che ruota intorno alla Fondazione di Cefalù.
E’ questa per noi una grande preoccupazione. Se per dare continuità al progetto originario occorre un nuovo ingresso di un socio privato ben venga - sottolinea il presidente - ma vanificare 15 anni di investimenti e di buona sanità sarebbe una sconfitta per la Sicilia.
Su quanto emerso in queste ore - conclude il presidente della Fondazione Giglio - chiederò un’audizione al Presidente della Corte dei Conti e alla Commissione Regionale alla Sanità e Bilancio per poter chiarare tutto con serenità”.
vl
mobile 335-8382991
Sicilia - Al «Giglio» di Cefalù radio farmaco per la lotta ai tumori ossei
TERAPIE. Il medico nucleare Pierpaolo Alongi: «Per i pazienti ridotta la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungata di mesi la sopravvivenza»
CEFALU' ··· Nuova terapia alla Fondazione Giglio di Cefalù per la cura delle metastasi ossee da carcinoma prostatico. Viene effettuata con l'impiego, in medicina nucleare, del radio farmaco «Radio223».
«Nuovi trattamenti - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio, illustrando la terapia - che portano l'ospedale di Cefalù ad essere, in concreto, centro di riferimento per le patologie oncologiche e per progetti di ricerca che ci vedranno impegnati, in un imminente futuro, anche in protocolli con ulteriori radiofarmaci (Pet-PSMA)».
«Il Radio 223 è un calciomimetico alfaemittente ovvero - ha spiegato il medico nucleare Pierpaolo Alongi - una molecola radioattiva che una volta iniettata, per via endovenosa, viene incorporata nella matrice ossea ed esprime capacità radiante (curativa) attraverso l'emissione di particelle, cosiddette alfa, con elevata energia in uno spazio molto contenuto (100 micron). Questo trattamento - ha continuato Pierpaolo Alongi - è stato realizzato con il supporto del pro fessore Massimo Midiri, già responsabile della diagnostica del Giglio. Ci consente di distruggere il tessuto osseo ad elevato turnover, tipico dell'attività proliferante osteoblastica delle cellule metastatiche del carcinoma prostatico». La terapia con "Ra223", definita radiometabolica, prevede sei somministrazioni.
«È in grado di migliorare - ha sottolineato Alongi - la qualità della vita alleviando spesso o pressoché totalmente la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungando, di alcuni mesi, la sopravvivenza. È una procedura sicura e semplice (iniezione endovenosa di pochi minuti) che non prevede la necessità di un ricovero». Non tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo trattamento.
L'accesso viene valutato dagli oncologi e dai medici nucleari. E, comunque, il trattamento viene effettuato solo sui pazienti che sviluppano una progressione di malattia dopo l'ormono-chemioterapia.
Dello staff di medicina nucleare del Giglio, oltre al dottor Pierpaolo Alongi, fanno parte i medici Sabina Pulizzi e Roberta Gentile.
Negli scorsi mesi l'attività della medicina nucleare era già stata ampliata con l'inserimento di altre procedure diagnostiche con l'impiego della «fluorocolina» per esami Pet/TC nei pazienti affetti da tumore alla prostata e con l'uso del «florbetaben» per lo studio con Pet amiloide in soggetti con sospetta malattia di Alzheimer.
IMPIEGATO IL RADIO-223 CHE ATTACCA LE METASTASI OSSEE E RIDUCE IL DOLORE
Nuova terapia alla Fondazione Giglio di Cefalù per la cura delle metastasi ossee da carcinoma prostatico. Viene effettuata con l’impiego, in medicina nucleare, del radio farmaco “Radio-223”.
“Nuovi trattamenti - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio – che portano l’ospedale di Cefalù ad essere, in concreto, centro di riferimento per le patologie oncologiche e per progetti di ricerca che ci vedranno impegnati, in un imminente futuro, anche in protocolli con ulteriori radiofarmaci (Pet-PSMA)”.
“Il Radio 223 è un calciomimetico alfaemittente ovvero – ha spiegato il medico nucleare Pierpaolo Alongi – una molecola radioattiva che una volta iniettata, per via endovenosa, viene incorporata nella matrice ossea ed esprime capacità radiante (curativa) attraverso l’emissione di particelle, cosiddette alfa, con elevata energia in uno spazio molto contenuto (100 micron).
Questo trattamento - ha continuato Pierpaolo Alongi, realizzato con il supporto del professore Massimo Midiri, già responsabile della diagnostica del Giglio – ci consente di distruggere il tessuto osseo ad elevato turnover, tipico dell’attività proliferante osteoblastica delle cellule metastatiche del carcinoma prostatico”.
La terapia con “Ra223”, definita radiometabolica, prevede sei somministrazioni. “E’ in grado di migliorare – ha sottolineato Alongi - la qualità della vita alleviando spesso o pressoché totalmente la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungando, di alcuni mesi, la sopravvivenza. E’ una procedura sicura e semplice (iniezione endovenosa di pochi minuti) che non prevede la necessità di un ricovero”.
Non tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo trattamento. L’accesso viene valutato dagli oncologi e dai medici nucleari. E, comunque, il trattamento viene effettuato solo sui pazienti che sviluppano una progressione di malattia dopo l’ormono-chemioterapia.
Dello staff di medicina nucleare del Giglio, oltre al dottor Pierpaolo Alongi, fanno parte i medici Sabina Pulizzi e Roberta Gentile.
Negli scorsi mesi l’attività della medicina nucleare era già stata ampliata con l’inserimento di altre procedure diagnostiche con l’impiego della “fluorocolina” per esami Pet/TC nei pazienti affetti da tumore alla prostata e con l’uso del “florbetaben” per lo studio con Pet amiloide in soggetti con sospetta malattia di Alzheimer.
13 vl/com 2017
La Fondazione Istituto Giglio di Cefalù ha aperto le porte agli studenti del terzo anno del liceo Mandralisca della cittadina normanna per il progetto alternanza scuola lavoro. Ben 28 studenti, sino al 21 luglio, affiancheranno il personale dell’ospedale Giglio sia per l’area tecnica amministrativa che sanitaria realizzando un’esperienza di orientamento e formazione nel mondo del lavoro secondo la didattica del “learning by doing”.
“Abbiamo aperto l’ospedale ai giovani – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, che ha siglato il protocollo d’intesa con il dirigente scolastico Francesco Di Majo – registrandone l’entusiasmo e il desiderio, tra i ragazzi, di vivere e conoscere una realtà che un giorno potrebbe risultare determinante per la scelta del loro futuro”.
“L’ospedale – ha aggiunto il direttore generale, Vittorio Virgilio – si integra con il territorio e coglie anche questa occasione per sensibilizzare i giovani all’approccio con il mondo sanitario e alla prevenzione”.
Gli allievi, del terzo e quarto anno di corso, seguiranno un percorso di apprendimento in diversi ambiti organizzativi fra cui: farmacia, radiologia, medicina nucleare, ingegneria clinica, segreterie di reparto, ufficio relazione con il pubblico, uffici di area tecnica e amministrativa.
“Fondamentale – ha detto il dirigente del Mandralisca Di Majo – è la preziosa e sollecita collaborazione di tutto lo staff del Giglio che ogni giorno accoglie gli alunni con cura e disponibilità, permettendo loro di compiere un’importante esperienza formativa”.
Referente delle attività di alternanza del Liceo Classico “Mandralisca”, realizzato attraverso il percorso stabilito dalla legge 107, è la professoressa Annalisa Manzo.
12 vl/com 2017
“La dotazione organica della Fondazione Giglio di Cefalù è all’ordine del Consiglio di Amministrazione fissato per il 21 giugno. Il giorno dopo si potranno bandire i concorsi, per il personale medico, a tempo indeterminato”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, respingendo, con fermezza, quanto affermato dalla Fp Cgil Palermo.
“E’ stata rispettata - ha aggiunto Albano - la programmazione dettata dall’Assessorato regionale alla Salute con la chiusura della contrattazione, sulla nuova rete, avvenuta il 30 maggio. Da qui è stato possibile sviluppare la dotazione organica con i relativi fabbisogni.
Nelle scorse settimane - ha detto Albano - sono stati anche banditi e in gran parte già espletatele selezione e il reclutamento di medici a tempo determinato in oncologia, anestesia, ortopedia, urologia, laboratorio analisi e cardiologia.
Inoltre, la Fondazione ha sottoscritto delle convenzioni con aziende sanitarie dell’area metropolita per reclutare ulteriori professionisti disponibili a supportare le attività del Giglio.
Con grande senso di responsabilità - ha concluso il presidente Albano - constatiamo ogni giorno l’impegno del nostro personale sanitario e non per mantenere alti gli standard assistenziali".
VL
Come preannunciato nell'ultima puntata di #ospedalerisponde pubblichiamo i risultatati di questa prima stagione che ci ha visto per 23 volte parlare e interagire con il pubblico che segue la nostra pagina di Facebook.
Abbiamo affrontato diversi temi, diverse patologie dei nostri giorni, con professionisti, ogni giorno, impegnati sul campo, accanto al paziente. L'auspicio è quello di aver dato un contributo ad un informazione sanitaria corretta che non può che basarsi sulle evidenze scientifiche.
I numeri di questo esperimento, lo chiamiamo così, visto che è la prima volta - almeno in Sicilia - che un ospedale realizza su facebook un format di informazione sulla sanità, hanno gratificato - consentitecelo - il nostro impegno.
Siamo stati presenti consecutivamente, ogni mercoledì, per 23 puntate settimanali dal 30 novembre 2016 al 23 maggio 2017 coinvolgendo i medici del Giglio su questa nuova attività.
In 23 puntate abbiamo raggiunto ben 212 mila utenti di Facebook. I nostri video sono stati visualizzati da 86.797 utenti. Li hanno condivisi 958 con 2.690 like. Centinaia i commenti. La nostra pagina di Facebook ha abbondantemente superato gli 11 mila like. E' la pagina più seguita tra gli ospedali siciliani.
Alcuni argomenti, hanno coinvolto un pubblico maggiore, altri, meno, ma tutti sono stati - ci auguriamo - utili a rispondere alla richiesta di conoscenza. L'obiettivo che era anche quello di sensibilizzare i cittadini, che ci hanno seguito, verso un corretto stile di vita e alla prevenzione.
I risultati
Nella tabella, in coda all'articolo, è presente la data di messa in onda, l'argomento, l'ospite che lo ha trattato, le persone raggiunte, le visualizzazioni, le condivisioni, le reazioni e la data in cui è stato raccolto il "dato di ascolto".
Ovviamente ci sono delle puntate che, essendo in rete da più tempo, hanno raccolto un pubblico maggiore. Puntante, altre, andate in onda durante campagne promozionali o di accrescimento "like" sul social network.
La puntata più vista è stata quella sull'Alzheimer con il responsabile della neurologia Luigi Grimaldi, seguita dal tumore al seno con il senologo Ildebrando D'Angelo e l'intervento in artroscopia con l'ortopedico Francesco Giacco. Temi che riproporremo anche nella nuova stagione auspicando di poterli arricchire di novità che la scienza, la ricerca e la medicina ci offriranno.
A fare la differenza è stato il pubblico di Facebook - siete stati voi - che avete interagito in diretta con domande e commenti che ci hanno consentito di centrare l'argomento sugli aspetti di vostro interesse.
Per questo ve ne siamo grati e rimandiamo l’appuntamento al prossimo autunno.
Vi invitiamo a segnalarci all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. gli argomenti di vostro interesse da trattare nella prossima stagione di #ospedalerisponde
L'articolo di Cittadini di Twitter primo giornale online italiano che si occupa di social dedicato alla comunicazione della Fondazione Giglio.
di Valeria Favasuli
Comunicazione social in sanità: il caso dell'ospedale Giglio di Cefalù.
Pensate a quanto sarebbe bello poter avere un medico a portata di mano, un personal doctor che sia pronto a dirci che i disturbi che accusiamo non ci devono spaventare perché dipendono solo dall’aver mangiato un po’ troppo.Pensate a quanto sarebbe bello poter evitare quelle due/tre ore settimanali trascorse di fronte al pc, forse anche a notte fonda, a scorrere le pagine dei siti web per leggere tutti i sintomi delle peggiori malattie e confrontarli con i nostri mal di testa giornalieri.cefalu'Pensate a quanto sarebbe bello poter avere le risposte che cerchiamo direttamente a casa, sul nostro computer, senza dover disturbare l’amico medico tempestandolo di immagini e messaggi su whatsapp.C’è una novità. Tutto questo ora è possibile.
E’nata #ospedalerisponde, la prima campagna di comunicazione social avviata dall’ospedale Fondazione Giglio di Cefalù per rispondere tramite live facebook alle domande, curiosità, e anche ai dubbi dei pazienti rispetto specifici argomenti della medicina.Uno splendido esempio di comunicazione pubblica che – con 210 mila contatti e le 86.000 visualizzazioni –si è dimostrato un ottimo strumento per fornire ai cittadini un servizio utile, veloce e comodo da usare, perché veicolato tramite i canali più utilizzati: i social network.
Nessun sito poco attendibile a cui richiedere magiche cure, nessuna informazione priva di fonte che – cavalcando l’onda emotiva delle nostre paure – ci dia risposte certe senza le necessarie competenze; ma un ospedale che mette i suoi migliori medici a disposizione della rete, per rispondere alle domande mostrando volto, voce e serietà.
La campagna facebook #ospedalerisponde è stata realizzata all’interno di una cornice di ben 23 pucefalu2ntate, suddivise in altrettanti argomenti di approfondimento da parte di medici specialistici del settore: tumore alla prostata, menopausa, infarto, trattamenti antitumorali, cataratta, chirurgia epatica o vaccini.Ad aver registrato il maggior numero di interazioni è stato il live facebook dedicato all’Alzheimer con il dottor L. Grimaldi che ha raggiunto 18.906 utenti ed è stato visualizzato da 9.802; seguito dalla discussione sul tumore al seno con il dottor I.D’Angelo che ha contato 16.942 persone raggiunte e 7.364 visualizzazioni.
“Per la prima volta un ospedale ha sfruttato le potenzialità del social network per fare informazione sanitaria e sensibilizzare gli utenti anche su stili di vita e prevenzione. Va dato atto alla nostra struttura di comunicazione di aver messo un tassello in più nella comunicazione tra medico e paziente”, ha commentato Vittorio Virgilio DG dell’ospedale.
E’ incoraggiante notare come questa iniziative risveglino l’interesse e la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni, soprattutto in quei settori che fino ad ora hanno investito poco nell’attività di nuova comunicazione. E’ ancora più straordinario notare come i canali social stiano acquisendo sempre più importanza in questi contesti, dimostrando come il loro utilizzo sia ormcefalu3ai elemento imprescindibile per accelerare e semplificare la comunicazione – in questo caso – tra medico e paziente.In un live facebook di marzo 2017 – ad esempio – il dottor F. Giacco ha mostrato in diretta un artroscopio, spiegando agli utenti il funzionamento e le caratteristiche e rispondendo ai commenti delle persone interessate o anche solo curiose.cefalu4La presenza della Fondazione Giglio sui canali social è estesa e ben strutturata: Facebook con quasi 12 mila like, Twitter, Instagram, Linkedin e – dal mese di marzo – Youtube. E molto presto l’ospedale Giglio attiverà anche il canale whatsapp, per veicolare rapidamente le proprie informazioni.
“Il principio cardine della comunicazione sanitaria è che tutto quello che comunichi deve essere basato su evidenze scientifiche – dice Vincenzo Lombardo, responsabile della comunicazione dell’ospedale -.Il nostro impegno social, parte dalla necessità di associare l’utilizzo dei mezzi di comunicazione tradizionali, altrettanto autorevoli, con i nuovi mezzi di comunicazione, per dialogare e raggiungere quei cittadini che nella quotidianità preferiscono aggiornarsi in rete”.
“Il nostro ospedale – prosegue – può essere considerato un esempio nel campo dell’informazione sanitaria: in cefaluun’epoca in cui le persone preferiscono ricorrere al ‘Dott. Google’ per informarsi, rischiando di credere a notizie non vere, noi uniamo informazione ed evidenza scientifica per offrire ai pazienti l’attendibilità e la competenza di cui hanno bisogno. L’impegno che stiamo dimostrando in questo percorso comunicativo, grazie al sostegno del DG e dei vertici dell’ospedale, può fare da traino anche alle altre aziende sanitarie affinché si dotino di uffici stampa e comunicazione per interagire con i cittadini: che se non conoscono ciò che tu fai e le possibilità che hai, prendono un aereo e si curano altrove”, conclude.
Considerato il successo della prima edizione, la campagna #ospedalerisponde tornerà in autunno per affrontare nuovi temi e discussioni. Nel frattempo, augurandoci che casi come questo siano sempre più la regola all’interno dell’Italia che cambia anche nel suo modo di comunicare argomenti delicati come quello sanitario, chiudiamo con la didascalia di un loro post instagram, più esplicativa che mai: “Ospedale più social, ospedale più vicino al cittadino”.
Rivedi online l'ultima puntata di #ospedalerisponde dedicata alle nuove cure nella lotta ai tumori. A parlarne è il responsabile dell'oncologia del Giglio, Massimiliano Spada. In studio con Vincenzo Lombardo.
La 23 esima puntata di #ospedalerisponde sui Tumori ha chiuso il primo ciclo di questo format curato dall'ufficio stampa della Fondazione Giglio.
Per la prima volta un ospedale siciliano ha utilzzato un social network per parlare di medicina con professionisti del settore.
Le puntate di #ospedalerispone hanno raggiunto un pubblico di 210 utenti di Facebook. I dati di ascolto saranno pubblicati mercoledì 31 maggio.
#ospedalerisponde tornerà ad ottobre.
Per proporre argomenti da trattare nella prossima edizione potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC:
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