Ad oggi sono 37 i pazienti accettati al pronto soccorso di Cefalù
L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la presenza di Clostridium batterio produttore della tossina botulinica su un campione prelevato da uno dei trentasette pazienti giunti al pronto soccorso della Fondazione Giglio di Cefalù con sintomi neurologici.
“E’ una conferma della prima diagnosi, dei nostri sanitari - ha detto il direttore sanitario Salvatore Vizzi - ora attendiamo l’esito sugli altri campioni già inviati all’Istituto Superiore di Sanità”.
Tutti i pazienti giunti al Giglio, sin dallo scorso mercoledì, a cui se ne sono aggiunti due quest’oggi facendo lievitare il bilancio a 37, hanno consumato lo stesso pasto e si sono presentati per lo più con la stessa sintomatologia.
“Ad aggi i pazienti dimessi – ha aggiunto il responsabile del pronto soccorso Emanuele Sesti – sono 14. Il resto dei pazienti, ricoverato in area medica (11 medicina, 2 neurologia, 3 pronto soccorso), è stabile e non presenta particolari criticità ma viene mantenuto un costante monitoraggio per eventuali evoluzioni della patologia”. Dei tre pazienti in terapia intensiva al Giglio, uno è stato trasferito in medicina. Quattro pazienti erano stati, invece, trasferiti nei giorni scorsi in terapia intensiva a Termini Imerese.
Un paziente, infine, mandato in osservazione domiciliare e follow up telefonico con il Cav di Pavia, negli scorsi giorni è rientrato al Civico di Palermo.
Una fiala di antidoto, messa a disposizione dalla “Scorta Nazionale Antidoti” del Ministero della Salute, è stata somministrata quest’oggi, in raccordo con il Centro Antiveleni di Pavia, ad uno dei due pazienti giunto in pronto soccorso con sintomi più marcati.
68 com/2020
IL PRESIDENTE ALBANO: VICINI AL TERRITORIO PER UNA RIPARTENZA IN SICUREZZA
Ripartire ma in sicurezza, andando avanti uniti ma sempre distanti. La Fondazione Giglio di Cefalù, in Sicilia, con un video realizzato dal personale sanitario, lancia un messaggio indicando i comportamenti corretti da mettere in atto nella seconda fase della pandemia Covid-19.
“L’ospedale - dice il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - vuole essere vicino al territorio e ai suoi cittadini che in questa fase si trovano a vivere una esperienza diversa”.
Sul brano di Benji & Fede “Dimmi dove e quando”, rivisitato con un testo scritto dalla fisioterapista Martina Bonanno e intonato dal responsabile della farmacia Carmelo Di Giorgio, il personale sanitario mostra i comportamenti da seguire: come indossare la mascherina, come igienizzare le mani e le distanze da mantenere.
“Uniti ma distanti riprendiamoci la nostra quotidianità”, dice il direttore sanitario Salvatore Vizzi, seguito, nel filmato, dal direttore amministrativo Gianluca Galati (“piccoli gesti per grandi orizzonti”).
Il video si apre con l’intervento del premier Giuseppe Conte che annuncia “il via libera agli spostamenti all’interno della regione senza nessuna limitazione”. Un discorso atteso per chi è rimasto in casa lontano dagli affetti più cari.
Qui parte la musica con la felicità di un anziano, dopo mesi di lockdown, pronto a rivedere gli amici. In suo supporto, nel territorio, arrivano gli infermieri del Giglio che spiegano, a ritmo di musica, come indossare la mascherina (“copri mento, bocca e naso”) e come tenere le distanze.
Guarda e ascolta il mio consiglio - dicono - per primo lava le mani con acqua e sapone, metti la mascherina che non è una cosa stupida, tieni la distanza e così stai sereno con i tuoi.
In sintesi vengono riproposte le raccomandazioni del Ministero della Salute con immagini riprese sia all’interno che all’esterno dell’ospedale.
Il video è stato realizzato da un gruppo di operatori sanitari e amministrativi della Fondazione: Stefania Vara (responsabile servizio infermieristico), Emanuele Matteini, Martina Bonanno, Emma Martino, Carmelo di Giorgio e Pietro Musotto. Le riprese e il montaggio sono di Frank Falletta.
“Vogliamo ringraziare con questa iniziativa - dicono - tutti gli operatori sanitari impegnati nella pandemia da SARS-CoV-2”.
48 vl/com 2020
Scarica il video su we transfer https://we.tl/t-GfETn7NXUy (disponibile sino all'8 giugno 2020)
Rivedi il video su Youtube https://youtu.be/uJwCEu9gAII
“Il Ministero della Salute si faccia carico del mantenimento del centro nascite di Cefalù, cosi come nel 2015, concedendo una deroga attesa dai cittadini delle Madonie e dei Nebrodi”. Lo chiede il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, “in considerazione della crescita del 30 percento del numero dei parti passati dai 320 del 2016 ai 416 del 2017, dell’alta assistenza sanitaria offerta alle future mamme e dell’orografia del territorio”.
“Nel 2018 - aggiunge Albano - il trend di crescita dei “nati a Cefalù” ci farà superare il già positivo risultato dello scorso anno”.
Albano sottolinea anche gli sforzi fatti dalla Fondazione, in questi anni, “per il reclutamento del personale dell’ostetricia e ginecologia oggi composto da uno staff di 25 specialisti tra ostetriche (nove), pediatri (5) e ginecologi (9). All’ostetricia è stato, inoltre, dedicato il “reparto gioiello” della Fondazione, interamente rinnovato, con 12 posti letto di cui 4 in camera singola tutte dotate di ogni comfort alberghiero.
Ci auguriamo – conclude il manager - che il Ministero e i tecnici che si stanno occupando del centro nascite di Cefalù abbiano la stessa sensibilità del passato garantendo a questa grande comunità di poter continuare a fruire di questo importante presidio”.
24 vl/com 2018
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC:
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