Martina Giannone, infermiera della Fondazione Giglio di Cefalù, che risvegliatasi dal coma decise di indossare il camice e di lavorare nel reparto di riabilitazione che l’aveva curata, è stata ricevuta, stamani, dal Santo Padre nell’Udienza generale del mercoledì. Con Martina, presenti anche la mamma Piera Pisciotta, la responsabile del servizio infermieristico del Giglio, Stefania Vara, in rappresentanza del presidente Giovanni Albano, e il cappellano dell’ospedale mons. Sebastiano Scelsi.
Il Santo Padre si è soffermato con la delegazione ascoltando le parole di mons. Scelsi che ha sintetizzato la storia di Martina: dal drammatico incidente, il coma, il risveglio, il desiderio di diventare infermiera, gli anni di studio sino al ritorno nel reparto che l’aveva curata (unità di risveglio).
“E’ stata una forte emozione - ha detto Martina Giannone - l’incontro con sua Santità, tanta felicità che resterà impressa nella mia vita”.
“Abbiamo supportato Martina nel sogno di incontrare Papa Francesco - ha aggiunto Stefania Vara - ma, oggi essere qui, è per noi un grande dono”.
Mons. Scelsi ha, inoltre, consegnato al Santo Padre la lettera pastorale che il vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, già vescovo ausiliare di Roma, ha distribuito alla comunità diocesana sul tema dell’essenziale.
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ARRIVA ANCHE UNA LETTERA APERTA DELLE SUORE FRANCESCANE ”NON IMPOVERITE L’OSPEDALE”
“Caro Papa Francesco, chi ti scrive è una comunità di 700 famiglie che da 15 anni è devota alla tutela della salute di un grosso bacino di territorio che comprende le Madonie e i Nebrodi (circa 650 mila persone)”. Inizia così la lettera indirizzata dai dipendenti dell’ospedale Giglio di Cefalù al Santo Padre dopo l’annunciato declassamento della struttura sanitaria con la nuova rete regionale.
“Questa nostra vocazione – scrivono – è stata violentemente deturpata in circa 15 minuti, periodo nel quale abbiamo appreso che avremmo dovuto sospendere drasticamente questa missione nei confronti del nostro prossimo.
Tutto ciò – proseguono i dipendenti - addolora profondamente le nostre coscienze poiché ci rende vani nel porre un aiuto sia sanitario che umanitario nei confronti della gente che ci circonda. Siamo oltre 40 comuni”, dicono. “Da noi non si può più nascere, alleviare le sofferenze o tentare con l’aiuto di nostro Signore, di allungare la vita”.
A sostegno del Giglio sono scese le sorelle Francescane di Tusa, comune del messinese, con una lettera aperta “per cercare di impedire che la bella realtà dell’ospedale Giglio di Cefalù, venga irrimediabilmente ferita e impoverita con la chiusura di preziosi reparti”.
“Conosciamo tantissima gente di Tusa e dei paesi vicini – rilevano le sorelle - che sono stati ricoverati ed efficacemente curanti anche nei reparti che ora si dovrebbero chiudere. Se quei reparti fossero strutture fantasma inefficienti, inefficaci si potrebbe giustificare e avvalorare un simile taglio. Ma così non è. Tutt’altro”.
Le sorelle si dicono “scandalizzate da un simile modo di procedere e di agire. A pagarne le conseguenze sono sempre le fasce più povere e svantaggiate dei cittadini”.
33 vl/Com 2016
Come accudire il bambino durante l'età pediatrica? A questa domanda risponderà lo staff dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Giglio di Cefalù nel corso di tre incontri programmati tra febbraio e marzo.
Il primo, fissato per giovedì 11 febbraio, alle ore 16 è dedicato alla prime manovre salvavita pediatriche, sonno sicuro e incidenti domestici.
Sabato 27 febbraio si parlerà, invece, di "vaccini obbligatori e facoltativi: cosa è bene sapere".
Infine, sabato 26 marzo l'ultimo appuntamento è dedicato allo "svezzamento, alimentazione e stili di vita in età pediatrica".
Tutti gli incontri si terranno nella sala relax dell'unità operativa di ostetricia (4° piano), coni inizio sempre alle ore 16. Sono rivolti alle mamme di neonati e di bimbi anche più grandi, ai papà, nonnni, baby sitter e insegnati.
Per partecipare occorre contattare l'ostetrica del Giglio al seguente numero 0921.920270
Tutti i corsi sono gratuiti. Ci si potrà confrontare con il pediatra anche su altri temi.
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
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