E’ stato somministrato al primo paziente italiano l’innovativo farmaco leuco-metiltioninio bis idrometansulfonato (LMTM) per il trattamento della demenza di Alzheimer, nel tentativo di “sciogliere” le proteine tossiche che attanagliano il cervello dei pazienti affetti da questa malattia. Lo ha reso noto il responsabile dell’unità operativa di neurologia della Fondazione Giglio di Cefalù, Luigi Grimaldi, sottolineando che il Giglio “è il centro coordinatore per l’Italia dello studio farmacologico TRx-237-039, dove è stato randomizzato il primo paziente”.
Lo studio, denominato “Lucidity”, prevede l’arruolamento di circa 2300 pazienti nel mondo attraverso una selezione svolta dai principali centri (in Italia sono 20) per lo studio e la cura delle patologie neurodegenerative.
“Il target di questo nuovo farmaco, un derivato del comune colorante/disinfettate blu di metilene - ha detto Grimaldi - è la proteina tau che insieme all’amiloide e la TDP43, sono le proteine più frequentemente coinvolte in questo processo patologico che da luogo all’Alzheimer”.
“L’attività di ricerca – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – è sinonimo di qualità assistenziale sia per l’indotto terapeutico generato per i pazienti che per le capacità organizzative necessarie per poter entrare in studi internazionali. L’Alzheimer è una malattia sempre più ad alto impatto sociale per cui siamo particolarmente orgogliosi di poter offrire il nostro contributo nell’individuare una terapia efficace”.
“Non ci siamo mai fermanti neanche il lockdown – ha poi aggiunto Grimaldi. – continuando ad assistere i pazienti affetti da malattie degenerative e ad effettuare le necessarie verifiche di screening sui pazienti afferenti alla nostra unità, riuscendo ad individuare il primo paziente italiano, tra tutti i 20 centri coinvolti nello studio internazionale”.
Il Giglio potrà inserire pazienti idonei a questo tipo di trattamento sino a fine del 2020 e sarà offerto in alternativa a trattamenti sintomatici standard ai pazienti che afferiscono al centro demenze della Fondazione siciliana.
L’unità operativa di neurologia ha in corso circa 20 progetti di ricerca rivolti a varie malattie fra questa alzheimer, sclerosi multipla, neuromielite ottica, demenze, miastenia gravis, etc.
Che cos’è l’Alzheimer. L’Alzheimer è una malattia degenerativa in cui lentamente, anche nel corso di decenni in modo asintomatico, si accumulano all’interno del cervello di chi ne è affetto dei grumi di proteine anomale che finiscono eventualmente per “strozzare” i neuroni impedendo loro di svolgere le loro funzioni di analisi e risposta.
Tipicamente le proteine colpiscono inizialmente i centri della memoria situati nei lobi frontali e temporali ma nel tempo, tutte le funzioni cerebrali possono essere alterate portando, nelle fasi avanzate, all’incapacità di eseguire anche i più semplici movimenti finalizzati, di parlare o di interagire con altri individui.
“Nella nostra regione – ha concluso Luigi Grimaldi – i pazienti affetti da Alzheimer sono circa 100 mila”.
61 vl/com 2020
Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde dedicata alla Alzheimer. Ad illustrare i progressi della ricerca scientifica per la cura di questa patologia ma anche i sintomi e le cause è il dottor Luigi Grimaldi responsabile dell'unità operativa di neurologia della Fondazione Giglio.
#ospedalerisponde è una rubrica curata dalla direzione comunicazione e ufficio stampa della Fondazione Giglio, guidata da Vincenzo Lombardo.
"L'Alzheimer l'evoluzione della cura e della ricerca" sarà al centro della puntata di #ospedalerisponde in programma mercoledì 28 novembre alle ore 15.30 in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Giglio.
A illustrare lo stato dell'arte sarà il dottor Luigi Grimaldi, responsabile dell'unità operativa di neurologia della Fondazione Giglio. Ospite in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo, responsabile della comunicazione della Fondazione Giglio.
Nel corso della puntata si parlerà delle cause dell'Alzheimer, una delle forme di demenza più diffusa la mondo, dell'evoluzione della malattia, dei sintomi e della cura.
Come sempre è possibile intervenire in diretta dai commenti dello streaming video di Facebook.
Il Journal of Alzheimer Disease pubblica uno studio sulla valutazione con esame Pet del rischio di progressione delle malattia di Alzheimer nei pazienti con declino cognitivo lieve.
Lo studio è frutto della collaborazione tra il dottor Pierpaolo Alongi della medicina nucleare della Fondazione Giglio con la professoressa Perani (San Raffaele Milano) e la professoressa Nordberg (Karolinska University).
L'esame Pet per progressione della malattia di Alzheimer è un protollo impiegato al Giglio.
L'articolo dal titolo “Validazione crociata di PET-FDG e PET-Amiloide come biomarker per la predizione del rischio di progressione a Malattia di Alzheimer nei soggetti con declino cognitivo lieve (MCI)”, si può leggere a link sottostante.
Come preannunciato nell'ultima puntata di #ospedalerisponde pubblichiamo i risultatati di questa prima stagione che ci ha visto per 23 volte parlare e interagire con il pubblico che segue la nostra pagina di Facebook.
Abbiamo affrontato diversi temi, diverse patologie dei nostri giorni, con professionisti, ogni giorno, impegnati sul campo, accanto al paziente. L'auspicio è quello di aver dato un contributo ad un informazione sanitaria corretta che non può che basarsi sulle evidenze scientifiche.
I numeri di questo esperimento, lo chiamiamo così, visto che è la prima volta - almeno in Sicilia - che un ospedale realizza su facebook un format di informazione sulla sanità, hanno gratificato - consentitecelo - il nostro impegno.
Siamo stati presenti consecutivamente, ogni mercoledì, per 23 puntate settimanali dal 30 novembre 2016 al 23 maggio 2017 coinvolgendo i medici del Giglio su questa nuova attività.
In 23 puntate abbiamo raggiunto ben 212 mila utenti di Facebook. I nostri video sono stati visualizzati da 86.797 utenti. Li hanno condivisi 958 con 2.690 like. Centinaia i commenti. La nostra pagina di Facebook ha abbondantemente superato gli 11 mila like. E' la pagina più seguita tra gli ospedali siciliani.
Alcuni argomenti, hanno coinvolto un pubblico maggiore, altri, meno, ma tutti sono stati - ci auguriamo - utili a rispondere alla richiesta di conoscenza. L'obiettivo che era anche quello di sensibilizzare i cittadini, che ci hanno seguito, verso un corretto stile di vita e alla prevenzione.
I risultati
Nella tabella, in coda all'articolo, è presente la data di messa in onda, l'argomento, l'ospite che lo ha trattato, le persone raggiunte, le visualizzazioni, le condivisioni, le reazioni e la data in cui è stato raccolto il "dato di ascolto".
Ovviamente ci sono delle puntate che, essendo in rete da più tempo, hanno raccolto un pubblico maggiore. Puntante, altre, andate in onda durante campagne promozionali o di accrescimento "like" sul social network.
La puntata più vista è stata quella sull'Alzheimer con il responsabile della neurologia Luigi Grimaldi, seguita dal tumore al seno con il senologo Ildebrando D'Angelo e l'intervento in artroscopia con l'ortopedico Francesco Giacco. Temi che riproporremo anche nella nuova stagione auspicando di poterli arricchire di novità che la scienza, la ricerca e la medicina ci offriranno.
A fare la differenza è stato il pubblico di Facebook - siete stati voi - che avete interagito in diretta con domande e commenti che ci hanno consentito di centrare l'argomento sugli aspetti di vostro interesse.
Per questo ve ne siamo grati e rimandiamo l’appuntamento al prossimo autunno.
Vi invitiamo a segnalarci all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. gli argomenti di vostro interesse da trattare nella prossima stagione di #ospedalerisponde
Il DG VIRGILIO, USO CORRETTO DEL SOCIAL NELL’INFORMAZIONE MEDICO – PAZIENTE
La prima stagione di #ospedalerisponde rubrica della Fondazione Giglio di Cefalù, trasmessa in diretta sul profilo Facebook della stessa Fondazione, si concluderà domani (mercoledì 24), alle ore 16, con la ventitreesima puntata dedicata alle nuove frontiere per la cura dei tumori. Ospite il responsabile dell’oncologia del Giglio Massimiliano Spada.
La rubrica voluta dal direttore generale, Vittorio Virgilio, e curata dall’ufficio stampa della Fondazione Giglio, diretto dal giornalista Vincenzo Lombardo, ha registrato in 22 puntate 210 mila contatti (persone raggiunte) e 86.000 visualizzazioni delle stesse. A postare una reazione sono stati 2600 utenti del social network, mentre a condividere i video in 920.
“Per la prima volta un ospedale – ha detto il direttore generale, Vittorio Virgilio - ha sfruttato le potenzialità del social network - per fare informazione sanitaria e sensibilizzare gli utenti anche su stili di vita e prevenzione. Va dato atto alla nostra struttura di comunicazione – ha aggiunto il manager - di aver messo un tassello in più nella comunicazione tra medico e paziente”.
Ventitrè gli argomenti che sono stati affrontati nel primo ciclo di #ospedalerisponde con i medici che si sono alternati nelle varie puntate: dal tumore alla prostata, alla menopausa, all’infarto, alle malattie renali, alla chirurgia epatica, alle emorroidi sino ai vaccini.
Ad aver registrato i maggiori ascolti è stata la puntata sull’Alzheimer con il dottor Luigi Grimaldi (18.906 gli utenti che hanno visualizzato il video nella propria dashboard mentre 9.802 quelli che lo hanno visto) seguita dal tumore al seno con il dottor Ildebrando D’Angelo (16.942 persone raggiunte e 7.364 visualizzazioni) e l’intervento in artroscopia con l’ortopedico Francesco Giacco (16.639 persone raggiunte e 7.333 visualizzazioni).
La ripresa del nuovo ciclo di puntate di #ospedalerisponde è prevista per ottobre.
La Fondazione Giglio è presente con un proprio profilo nei principali canali social da Facebook con quasi 12 mila like a Twitter e Google Plus, Instagram e Linkedin dal mese di marzo e su youtube.
10 vl/com 2017
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Rivedi la puntata di #ospedalerisponde del 1 marzo dedicata alzheimer con il responsabile della neurologia del Giglio, Luigi Grimaldi, e il responsabile della comunicazione Vincenzo Lombardo.
Nel corso della conversazione, trasmessa in diretta sul profilo facebook della Fondazione, il dottor Grimaldi ha parlato di nuove cure farmacologiche in fase di sperimentazione al Giglio di Cefalù per contrastare l'Alzheimer, ha illustrato le cause delle malattie, i sintomi, e degli esami da eseguire per individuare la patologia.
Per rivederla clicca sul video in basso.
"L'alzheimer, una malattia che non può essere curata ma che, se diagnosticata in tempo, può essere in qualche modo rallentata. E' quello che si sta cercando di fare al San Raffaele Giglio di Cefalù dove è stata attivata una nuova procedura per visualizzare eventuali depositi della proteina amiloide, una delle principali cause della malattia". Così il servizio di Pietro Giammona realizzato per Medical excellence Tv con intervista al responsabile dell'unità operativa di neurologia Luigi Grimaldi e al medico di medicina nucleare Pierpaolo Alongi.
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
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