“Nel 2020 ci aspettano due grandi sfide: la conclusione dell’iter amministrativo per la scelta del nuovo partener con cui proseguiremo il progetto di rilancio della Fondazione Giglio e la riorganizzazione sanitaria con l’introduzione del modello “lean organization” che migliorerà la nostra efficienza di risposta al paziente e ridurrà i costi”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante.
“Nel 2019 – ha aggiunto – abbiamo già fatto tanto con grandi soddisfazioni. Adesso con gli investimenti messi in campo e con l’arrivo di nuove professionalità alzeremo ancora di più il livello. Per fare di più – non ha nascosto il presidente - occorreranno più risorse finanziarie”.
Il vescovo di Cefalù, monsignor Marciante, nell’omelia ha indirizzato un messaggio di augurio ai pazienti e a tutto il personale della Fondazione.
“Servire l’ammalato – ha rilevato – è servire Cristo. Questa è la più alta ricompensa che un medico può sentirsi dire”.
Agli ammalati, invece, è arrivato l’invito a non scoraggiarsi. “Abbiate fede – ha detto i presule - il signore è con voi. Attendetelo con fede e non mancherà di assistervi”. Poi l’accento sulla figura di San Giuseppe “legata all’essenziale dove innanzi tutto l’essenziale è la salute fisica. E, quindi, l’auspicio che il clima di festa del Natale entri in ospedale”.
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Nella foto al centro il vescovo di Cefalù mons. Marciante, a sx il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, il presidente Giovanni Albano con il management del Giglio
IL DIRETTORE VIRGILIO HA ANTICIPATO I NUOVI OBIETTIVI PER IL SAN RAFFAELE GILGIO
E' stata celebrata, stamani, dal vescovo di Cefalù, mons. Vincenzo Manzella, al San Raffaele Giglio la santa messa con i pazienti e il personale dell'ospedale. Un appuntamento che si ripete, ogni anno, in occasione delle festività di Natale. Presente il management della Fondazione San Raffaele Giglio con il commissario straordinario, Giuseppe Ferrara, il direttore generale, Vittorio Virgilio, il direttore amministrativo Carmela Durante e le autorità civili e militari della città con in testa il sindaco Rosario Lapunzina.
"Siamo qui a servizio dell'uomo che soffre", ha sottolineato il vescovo Manzella, nell'omelia. "I nostri auguri di Natale – ha aggiunto - qui si fanno preghiera per la necessità dell'uomo e si fanno preghiera per quanti lavorano a vantaggio dell'uomo sofferente". Il vescovo ha quindi ribadito "profonda gratitudine a quanti si spendono, con professionalità, impegno e dedizione per i fratelli sofferenti. Il lavoro - ha detto - va visto non solo come una professione da mettere a servizio degli altri ma anche come palestra per la santificazione". Infine, l'invito ad "aprire il cuore alla speranza". Nel consueto scambio di auguri, il direttore generale Virgilio, ha sintetizzato "le difficoltà affrontate nell'ultimo anno per portare avanti la Fondazione" e anticipato "grazie a questo governo regionale", i futuri impegni che attendono l'ospedale.
"Con l'approvazione della rete ospedaliera il "Giglio" di Cefalù – ha detto il direttore generale - conferma la vocazione oncologica diventando un ospedale di alta specializzazione. Nei fatti – ha evidenziato – inseriremo una neurochirurgia, una chirurgia toracica, una onco-ematologia e infine una dermatologia oncologica per il trattamento dei melanomi e dei sarcomi. C'è anche l'impegno per il rinnovo del parco tecnologico e all'apertura a prestazioni sperimentali. Tutto ciò – ha concluso il direttore generale – per un grande ospedale per la Sicilia e per il territorio".
41 vl/com 2014
Nella foto il vescovo di Cefalù, mons. Vincenzo Manzella, al centro, con a destra il direttore generale Virgilio e a sinistra il commissario straordinario Giuseppe Ferrara,il direttore amministrativo Carmela Durante con le autorità militari della città.
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
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