APPUNTO STAMPA
LA COMMISSIONE MEDICO LEGALE NE HA ACCERTATA LA MORTE CEREBRALE
E’ stata dichiara la morte cerebrale del trentottenne Giuseppe Nicoletti rimasto gravemente ferito nell’incidente del 30 dicembre sull’Autostrada Palermo Messina all’altezza dello svincolo per Cefalù. Nello stesso incidente perse la vita il padre Vincenzo.
A dichiarare la morte cerebrale del giovane tenuto in vita, in questi giorni, artificialmente nella terapia intensiva della Fondazione Giglio di Cefalù è stata una commissione medico-legale arrivata a Cefalù dall’ospedale Civico di Palermo. Lo rende noto la direzione sanitaria della Fondazione Giglio di Cefalù nell’ultimo bollettino medico.
3 vl/com 2020
La Repubblica ed. Palermo 15.09.2016
PARLA IL LUMINARE DELL'UROLOGIA PATRIZIO RIGAITI
"Al Giglio vengono da tutta Italia un errore chiudere"
Intervista a Patrizio Rigatti - Il luminare: "Sparirà un reparto gioiello"
di Giusi Spica
«Non ha senso chiudere un reparto che attira pazienti da tutta la Sicilia e persino dal resto d'Italia. Forse è proprio questo che da fastidio a qualcuno». Il professore Patrizio Rigatti, luminare dell'Urologia italiana con alle spalle più di 50 mila interventi, oggi primario all'Istituto Auxologico di Milano e consulente dell'ospedale di Cefalù, "boccia" senza appello il piano che cancella il reparto di Urologia del Giglio. Una divisione di eccellenza, seconda solo all'ospedale Civico per numero di interventi, che fattura più di 3 milioni e mezzo e registra 1.110 ricoveri all'anno, contro i 1.146 del Civico.
Professore, come giudica il reparto di Urologia del Giglio di Cefalù?
«È un reparto dove si fanno interventi ad altissima complessità, che non vengono effettuati in nessun altro ospedale siciliano tranne qualche eccezione. L'Urologia del Giglio ha una tradizione urologica senza pari, da cui vengono primari del calibro di Gianfranco Savoca poi andato a dirigere l'Urologia del Civico, e ora guidato in maniera efficiente da Salvatore Biancorosso».
È un reparto produttivo che attira pazienti?
"Non solo attira pazienti da tutta la Sicilia, ma è anche attrattivo al di fuori dell'Isola, I quattro medici che ci lavorano, primario compreso, hanno una produttività altissima: ciascuno di loro fa in media più di 250 interventi annui. A chi giova tagliare un reparto che riduce la mobilità passiva?"
C'è una tradizione che rischia di andare perduta?
«Quando ho accettato la consulenza, l'ho fatto anche nell'ottica di lasciare un know how ai medici che si formano qui. In Sicilia tomo una volta al mese per interventi sui casi più complessi e negli anni ho visto crescere la professionalità non solo dei chirurghi ma di tutto il personale sanitario».
In Sicilia il nuovo piano prevede meno reparti di Urologia rispetto allo standard ministeriale. Perché tagliare proprio questa unità?
«Senza entrare nel merito della polemica politica, posso solo dire che non mi sembra una decisione motivata da criteri di efficacia del sistema sanitario. Forse sono altre le logiche che hanno pesato in questa scelta. Proprio in una regione come la Sicilia che necessita di reparti che funzionano, si distrugge una eccellenza. Spero che la Regione ritorni sui suoi passi e non tolga ai cittadini anche questa opportunità, costringendoli a inutili e antieconomiche trasferte». g.sp.
Il Commissario straordinario della Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù, Giuseppe Ferrara, ha ricevuto, stamani, una delegazione del Forum delle Associazioni di Cefalù, presieduta da Luciano Luciani, che aveva chiesto un incontro per conoscere lo stato dell'arte sulla "nuova" Fondazione dopo la fuoriuscita del San Raffaele di Milano.
Ferrara ha reso noto i prossimi appuntamenti che prevedono la modifica dello statuto, precedentemente varato dalla Giunta Regionale, con l'ingresso dei nuovi soci nel board della Fondazione. Tra questi l'ospedale Arnas Civico e ospedali riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo, oltre, ai già presenti: Comune di Cefalù, Asp e Regione Siciliana. Lo statuto sarà, dopo alcune modifiche, sottoposto all'Assemblea dei Soci per l'approvazione.
Il commissario ha rassicurato, la delegazione, sul mantenimento dei servizi di assistenza sanitaria che "rimarranno invariati e potenziati", ha detto, "così come la collaborazione con il professore Patrizio Rigatti", figura di primo piano dell'urologia internazionale. Una maggiore presenza del luminare, per far fronte alla domanda regionale, in tempi brevi, era stata chiesta dal Forum delle Associazioni.
Ferrara ha anche evidenziato tutte le attività portate avanti con il direttore generale, Vittorio Virgilio, per il potenziamento dell'emodinamica, della ginecologia e per integrare nuove figure professionali sia medici che infermieri al fine di assicurare una elevata qualità di assistenza. "Viene anche mantenuta – ha concluso Ferrara – la convenzione per tutte le prestazioni di medicina nucleare".
Su richiesta del Forum, il tavolo è stato aggiornato ad un prossimo incontro, alla presenza del direttore generale, prima della definitiva approvazione dello statuto.
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
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