La Fondazione Giglio di Cefalù ha indetto una selezione per medico specialista in ginecologia e ostetricia e per tre pediatri.
Per la prima posizione, quella di ginecologo, è prevista l’applicazione di un contratto a tempo determinato e pieno (38 ore settimanali) con il termine di scadenza, per l’invio delle domande, fissato all’8 novembre.
La selezione prevede una prova scritta e orale che darà seguito alla formazione di una graduatoria di validità triennale.
La selezione per pediatri prevede, invece, l’applicazione di contratti a tempo indeterminato con la presa di servizio immediato.
I pediatri verranno destinati al servizio di neonatologia della Fondazione Giglio. Anche in questo caso sarà formata una graduatoria con validità triennale.
Le candidature dovranno essere presentate per via telematica come indicato sul portale della Fondazione Giglio (www.ospedalegiglio.it).
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Quattro specializzandi in ortopedia e traumatologia dell’Università di Palermo hanno svolto uno stage intensivo di tre giorni sulla chirurgia protesica del ginocchio alla Fondazione Giglio di Cefalù.
Sono entrati in sala operatoria con il responsabile dell’unità operativa di ortopedia, Filippo Boniforti. Hanno assistito ad alcuni interventi eseguiti con le più avanzate tecniche chirurgiche ed hanno, inoltre, preso parte a una sezione teorica sugli elementi della chirurgia del ginocchio che è fra gli interventi più frequenti eseguiti dall’equipe di ortopedia del Giglio.
“E’ per noi motivo di orgoglio – ha detto il responsabile dell’ortopedia Boniforti – sostenere la crescita professionale dei giovani ortopedici trasferendo le conoscenze del nostro lavoro quotidiano”.
I quattro specializzandi del quarto e quinto anno che hanno preso parte allo stage sono: Michele Romeo, Roberto Figura, Alessio Cioffi, Federico Colaiuda.
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"I percorsi diagnostico-terapeutici simulati e revisionati: sliding doors" nelle malattie oncologiche saranno al centro di un convegno che si terrà il 16 e 17 ottobre in modalità webinar.
Promotori dell'iniziativa, che è ormai un appuntamento annuale per il mondo dell'oncologia siciliana, sono Massimiliano Spada, responsabile dell'oncologia della Fondazione Giglio e Ivan Fazio, responsabile della radioterapia della Casa di Cura Macchiarella.
Il programma prevede diverse sezioni di lavoro, che prenderanno il via venerdì 16 alle ore 9, dedicate alla "Neoplasia della prostata", al tumore pancreatico, al melanoma, alla noplasia mammaria e alle nuove tecnologie. La giorata di sabato sarà invece dedicata alle neoplasie del colon retto, a quelle toraco-polmonari e ai tumori uro-ginecologici. La conclusione dei lavori è prevista per le ore 13.15.
Il convegno consente di maturare 13 crediti ECM per i partecipanti.
La scheda di iscrizione al convegno è pubblicata sul sito della segreteria organizzativa "Vada Management".
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 091.2737904
Riparte domani l’attività sanitaria della Fondazione Giglio sospesa la scorsa settimana dopo un infermiere positivo al Covid-19.
Lo ha reso noto la direzione strategica della Fondazione Giglio di Cefalù al termine di una intensa attività di screening su tutto il personale e sui pazienti grazie al quale sono stati individuati e isolati i contatti positivi.
Riprendiamo, in sicurezza – ha sottolineato la direzione strategica – l’attività di ricovero e ambulatoriale, prolungandola anche nel week end con possibile apertura delle sale operatorie la domenica.
“Rafforziamo il nostro impegno – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – per dare una risposta di salute sempre maggiore anche in considerazione dell’onere sul fronte Covid-19 a cui sono stati chiamati gli ospedali dell’area metropolitana”.
In questi ultimi giorni sono stati effettuati circa 1200 tamponi molecolari e circa 600 tamponi rapidi che hanno consentito di individuare 15 operatori sanitari positivi al covid-19 e sette pazienti. Tutti afferenti o riconducibili all’area di riabilitazione dove prestava servizio il primo operatore positivo.
I sanitari (6 infermieri, 6 oss e 2 fisioterapisti), asintomatici o paucisintomatici, sono stati posti in quarantena al proprio domicilio, mentre, i pazienti sono stati trasferiti in strutture dedicate al Covid.
“Il tempestivo ed efficace intervento posto in essere – ha concluso Albano - grazie anche all’operatività h. 24 dell’unità di crisi, coordinata dal direttore sanitario Salvatore Vizzi, e alla direzione amministrativa, guidata da Gianluca Galati, che ringrazio, ci ha consentito di ripartire nuovamente in sicurezza”.
Tutti i tamponi sono stati refertati dal laboratorio di biologia molecolare della Fondazione Giglio, attivato ad aprile, diretto dalla biologa molecolare, Maria Andriolo, che si avvale del biotecnologo Maria Enza D’Ippolito.
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IN OSPEDALE GIUNTI IN TRENTANOVE. I PAZIENTI ANCORA RICOVERATI SONO IN MIGLIORAMENTO
Un mazzo di rose e un messaggio con poche ma sentite parole “grazie per l’affetto mostrato, da parte dei ragazzi del botulino”. Lo scrivono i pazienti, ancora ricoverati, nel reparto di medicina della Fondazione Giglio di Cefalù dopo aver consumato lo stesso pasto nella loro mensa aziendale.
Sono rimasti in sedici sui trentanove accettati o transitati dal pronto soccorso dell’ospedale Giglio.
“Sono tutti in progressivo miglioramento – ha detto il responsabile dell’unità operativa di medicina interna Maurizio Renda – con graduale recupero del deficit neurologico derivato dagli effetti della tossina botulinica sul sistema nervoso. Domani ne dimettiamo cinque. Resteranno in osservazione al domicilio – ha aggiunto – e verranno rivalutati periodicamente per seguire l’evoluzione prognostica della patologia”.
“Analogo follow up telefonico – ha sottolineato il responsabile del pronto soccorso Emanuele Sesti – sarà effettuato dal Centro Antiveleni di Pavia con cui ci siamo coordinati per la somministrazione dell’antidoto e la terapia”. L’antidoto è stato messo a disposizione dalle Scorte Nazionali del Ministero della Salute.
Sono stati trasferiti in reparto, invece, due dei quattro pazienti, inviati alla terapia intensiva dell’ospedale Cimino di Termini Imerese. I due pazienti rimasti in tipo sarebbero comunque estubati.
“E’ stata una dura prova – ha detto il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano – accogliere e dare una risposta sanitaria, quasi in contemporanea, a 39 pazienti arrivati nell’area di emergenza. Mi sento di ringraziare tutti i nostri operatori per la straordinaria abnegazione e passione che quotidianamente ripongono nel loro lavoro”. Analogo apprezzamento è stato espresso dal direttore sanitario Salvatore Vizzi.
I primi referti, giunti dall’Istituto Sanitario di Sanità a cui sono stati inviati i campioni prelevati sui pazienti in pronto soccorso, hanno confermato la diagnosi di avvelenamento da botulino.
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SOSPESA SINO A LUNEDÌ L’ATTIVITÀ NON URGENTE
Tutto il personale della Fondazione Giglio e i pazienti saranno sottoposti nuovamente a tampone naso-faringeo dopo la diagnosi di positività al Covid-19 su un infermiere dell’area di riabilitazione. La decisione è stata assunta dalla direzione strategica della Fondazione Giglio di Cefalù che ha deciso di sospendere l’attività sanitaria non urgente sino a lunedi. In 72 ore dovrebbero essere ultimati tutti i tamponi.
“L’obiettivo – spiega la direzione strategica - è rimettere l’ospedale in sicurezza e garantire la ripresa a pieno regime di tutte le attività”.
L’infermiere, risultato positivo al Covid-19, residente in un comune delle Madonie, dove vi sarebbero stati altri casi, aveva fatto il suo ultimo ingresso in struttura il 2 ottobre sino a tornare, ieri, in modalità drive in, per il tampone, all’apparire dei sintomi febbrili.
Lo screening sul personale e pazienti, già iniziato con i primi 130 tamponi effettuati nell’area di riabilitazione dove l’infermiere presta servizio, ha consentito di individuare un solo paziente positivo, posto in isolamento e in procinto di essere trasferito in un ospedale Covid, oltre a sette sanitari (1 fisioterapista, 4 operatori socio sanitari e 2 infermieri incluso il primo) sempre dello stesso reparto.
Il reparto è già stato sanificato e il personale positivo, tutto asintomatico, è stato inviato in quarantena nelle proprie residenze.
La direzione strategica ha comunque deciso di sospendere le attività non urgenti sino a lunedi “per ripartire in sicurezza”. “Ci scusiamo, pertanto con i nostri pazienti – sottolineano - per eventuali disagi che saranno chiamati a sostenere con lo slittamento di alcune prestazioni”.
Il centro prenotazioni ricontatterà i pazienti interessanti dalla momentanea sospensione delle attività e riprogrammerà le visite specialistiche e i ricoveri.
In dettaglio, sino a lunedì, saranno sospese tutte le attività programmate con il servizio sanitario nazionale e in solvenza quindi i nuovi ricoveri e i pre-ricoveri e l’ambulatoriale. La direzione sanitaria in raccordo con le unità operative procederà, inoltre, alla dimissione protetta di alcuni pazienti con tamponi in uscita.
Tutta l’attività in urgenza, quindi di pronto soccorso e oncologica prosegue regolarmente come nella fase1 del Covid-19.
"Il personale di Giglio – ha sottolineato la direzione strategica – viene sottoposto con cadenza quindicinale, sin dall’inizio della pandemia, ai controlli “covid-19” quindi sierologico e successivo tampone”.
La direzione della Fondazione Giglio ha, infine, invitato i pazienti ad effettuare le prenotazioni solo online o al cup telefonico (0921920502)
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Ad oggi sono 37 i pazienti accettati al pronto soccorso di Cefalù
L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la presenza di Clostridium batterio produttore della tossina botulinica su un campione prelevato da uno dei trentasette pazienti giunti al pronto soccorso della Fondazione Giglio di Cefalù con sintomi neurologici.
“E’ una conferma della prima diagnosi, dei nostri sanitari - ha detto il direttore sanitario Salvatore Vizzi - ora attendiamo l’esito sugli altri campioni già inviati all’Istituto Superiore di Sanità”.
Tutti i pazienti giunti al Giglio, sin dallo scorso mercoledì, a cui se ne sono aggiunti due quest’oggi facendo lievitare il bilancio a 37, hanno consumato lo stesso pasto e si sono presentati per lo più con la stessa sintomatologia.
“Ad aggi i pazienti dimessi – ha aggiunto il responsabile del pronto soccorso Emanuele Sesti – sono 14. Il resto dei pazienti, ricoverato in area medica (11 medicina, 2 neurologia, 3 pronto soccorso), è stabile e non presenta particolari criticità ma viene mantenuto un costante monitoraggio per eventuali evoluzioni della patologia”. Dei tre pazienti in terapia intensiva al Giglio, uno è stato trasferito in medicina. Quattro pazienti erano stati, invece, trasferiti nei giorni scorsi in terapia intensiva a Termini Imerese.
Un paziente, infine, mandato in osservazione domiciliare e follow up telefonico con il Cav di Pavia, negli scorsi giorni è rientrato al Civico di Palermo.
Una fiala di antidoto, messa a disposizione dalla “Scorta Nazionale Antidoti” del Ministero della Salute, è stata somministrata quest’oggi, in raccordo con il Centro Antiveleni di Pavia, ad uno dei due pazienti giunto in pronto soccorso con sintomi più marcati.
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Migliorano le condizioni di sei pazienti sui sette ricoverati nelle terapie intensive della Fondazione Giglio di Cefalù e dell’ospedale Cimino di Termini Imerese per sospetto avvelenamento da botulino. In sei hanno ripreso il respiro spontaneo. Due erano stati intubati. Adesso sono in “fase di svezzamento” e se tutto volverà per il meglio dovrebbero essere trasferiti in reparto. Restano, invece, ancora critiche le condizioni di uno dei sette pazienti ricoverati in terapia intensiva.
Dei setti, tre si trovano al Giglio di Cefalù e quattro sono stati trasferiti, in questi giorni, all’ospedale Cimino di Termini Imerese.
Da mercoledì scorso al Pronto Soccorso del Giglio di Cefalù sono transitati 35 pazienti che avrebbero consumato lo stesso pasto e rappresentato, all’arrivo in ospedale, per lo più sintomi neurologici.
Dodici, di questi pazienti, sono stati dimessi e inviati al domicilio in osservazione. Vengono seguiti in follow up telefonico dal Centro Antiveleni di Pavia.
Nove, invece, sono stati ricoverati in medicina, due in neurologia e quattro sono in osservazione al pronto soccorso. Uno dei pazienti, inviati a domicilio, è rientrato al Civico di Palermo.
“Tutti, al momento - dice il responsabile del pronto soccorso, Emanuele Sesti - sono stabili anche se questa è una patologia in evoluzione per cui restano sotto stretta osservazione e monitoraggio”.
A diversi pazienti, su indicazione del Cav di Pavia, è stato somministrato, dai sanitari del Giglio, l’antidoto messo a disposizione dalla “Scorta Nazionale Antidoti” del Ministero della Salute.
“Stiamo predisponendo - ha anticipato il direttore sanitario, Salvatore Vizzi - un percorso riabilitativo per quei pazienti che nel post “trauma” presenteranno disturbi neurologici”.
In mattinata sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità ulteriori 30 campioni prelevati dai pazienti giunti al Giglio per la ricerca della tossina, causa del ricovero, e la conferma della diagnosi.
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CEFALU’ 3 OTTOBRE 2020 - Sono trentatré, ad oggi, i pazienti accettati al Pronto Soccorso della Fondazione Giglio di Cefalù per sospetta intossicazione da botulino. Avrebbero consumato lo stesso pasto nella stessa mensa aziendale.
Per sette, due in più di ieri, è stato necessario il trasferimento in terapia intensiva. Quattro sono stati presi in carico dalla terapia intensiva del “Cimino” di Termini Imerese e tre dal Giglio di Cefalù.
“I due pazienti trasferiti, nella notte, in tipo - spiega il direttore sanitario, Salvatore Vizzi - sono in una fase evolutiva della patologia con disturbi delle vie respiratorie alte, per cui abbiamo deciso di tenerli sotto stretto monitoraggio degli anestesisti. Stiamo anche valutando l’evoluzione dei sintomi in altri due pazienti”.
Al momento i pazienti, presi i cura da tre ospedali siciliani sono 24, di cui 19 al Giglio suddivisi tra: 3 in terapia intensiva, 5 in medicina, 2 in neurologia e 9 in pronto soccorso. Quattro sono in Tipo a Termini Imerese e uno, precedentemente dimesso dal Giglio, è rientrato al Civico di Palermo .
All’atto della dimissione i pazienti continuano ad essere seguiti in follow up telefonico dal Centro Antiveleni di Pavia con cui i sanitari del Giglio sono in stretto contatto sin da mercoledì definendo con lo stesso CAV la terapia e l’antidoto da somministrare.
66 vl/com 2020
CEFALU’ 2 OTTOBRE 2020 - Sono sempre cinque i pazienti ricoverati in terapia intensiva per sospetta intossicazione da botulino, mentre, continuano a crescere gli accessi al pronto soccorso della Fondazione Giglio di Cefalù giunti in serata a quota 31.
Pazienti che avrebbero consumato lo stesso pasto e che avrebbero manifestato per lo più sintomi neurologici.
“Stiamo seguendo l’evoluzione della patologia - ha detto il responsabile del Pronto Soccorso della Fondazione Giglio, Emanuele Sesti - in stretto raccordo con il Centro Antiveleni di Pavia con cui abbiamo definito la terapia e la somministrazione dell’antidoto. La situazione resta critica - ha aggiunto Sesti - per alcuni pazienti costantemente monitorati ma in peggioramento”.
Dei trentuno pazienti arrivati sin dalle prime ore dell’alba di mercoledì al Giglio di Cefalù ne sono stati dimessi tredici. Sette, invece sono stati ricoverati in medicina, sette sono rimasti in osservazione al pronto soccorso, uno nel reparto di terapia intensiva del Giglio e 4 nella terapia intensiva del Cimino di Termini Imerese. Un paziente è invece ricoverato al Civico di Palermo.
I pazienti dimessi continuano ad essere seguiti con un follow up telefonico dal Centro Antiveleni di Pavia.
“Coinvolta nella gestione del caso - ha concluso il direttore sanitario, Salvatore Vizzi - l’unità di crisi multidisciplinare del Giglio, già costituta per la gestione Covid19”.
Si attende, infine, per la conferma della diagnosi il riscontro dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma a cui sono stati inviati in campioni prelevati dai pazienti giunti in pronto soccorso.
65 vl/com 2020
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC:
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