Eseguiti i primi otto interventi di urolologia
Un’equipe di chirurgia urologica della Fondazione Giglio di Cefalù ha eseguito nella giornata di venerdì otto interventi di endourologia presso l’ospedale di Mistretta dando il via a un progetto di collaborazione per l’attivazione di nuovi percorsi di cura per il nosocomio amastratino.
“Siamo molto contenti - ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - di avere attivata una sala operatoria chiusa, da diverso tempo, in un’area dove era necessaria dare una risposta sanitaria. Grazie alla determinazione dell’Assessore della Salute, Ruggero Razza, e alla condivisione del commissario dell’Asp di Messina Bernardo Alagna si è potuto dare avvio a un percorso virtuoso nell’auspicio di poter attivare ulteriori servizi per migliorare l’offerta sanitaria dei Nebrodi”.
Gli interventi sono stati eseguiti dall’equipe di urologia del Giglio con primo operatore il dottor Salvino Biancorosso, con infermieri e feristi di sala operatoria coordinati dalla responsabile del servizio infermieristico del Giglio, Stefania Vara, e dalla coordinatrice infermieristica Daniela Pilato.
L’attivazione dei supporti informatici, fra cui la cartella clinica, è stata definita dalla responsabile del servizio IT della Fondazione Giglio, Daniela Salvaggio. All’avvio dell’attività presente il direttore sanitario dell’ospedale di Cefalù, Salvatore Vizzi.
L’avvio della convenzione tra la Fondazione Giglio e l’Asp di Messina consentirà una gestione condivisa di 10 posti letto di urologia, con l’apertura del reparto, e interventi settimanali programmati a Mistretta.
35 VL/com 2021
Il direttore generale Vittorio Virgilio con il direttore sanitario Giuseppe Ferrara presentano la nuova "camera iperbarica", in uso alla chirurgia vascolare, per il trattamento di ulcere e lesioni dei tessuti.
E' IMPIEGATA IN CHIURURGIA VASCOLARE. IL DG VIRGILIO, INTRODUCIAMO NUOVE TECNOLOGIE
"Puntiamo ad introdurre, nel percorso sanitario a cui è sottoposto il paziente nelle varie fasi del ricovero, strumentazioni e tecnologie sempre più all'avanguardia per offrire una risposta efficace di buona sanità". Lo ha detto il direttore generale del "San Raffaele Giglio", Vittorio Virgilio, presentando il sistema di ossigeno terapia, ovvero una piccola camera iperbarica, di cui si è dotata l'unità operativa di chirurgia vascolare, per il trattamento delle lesioni dei tessuti.
"Trattiamo, con questo sistema – ha aggiunto il responsabile del reparto di chirurgia vascolare Mauro Scialabba – ulcere di vario tipo (diabetiche, venose, arteriose, da pressione), infezioni post chirurgiche e lesioni croniche dei tessuti".
La macchina consente di applicare la pressione dell'ossigeno direttamente nel tessuto danneggiato stimolando la chiusura della ferita. L'ambiente che si crea è chiuso ed umido e favorisce l'ossigenazione del tessuto trattato.
"I risultati, sui primi casi seguiti – hanno evidenziato Scialabba con l'aiuto Cinzia Iacoboni – sono soddisfacenti. Viene ridotta la degenza, in ospedale, e favorita una più veloce risoluzione, in alcuni casi completa, del problema".
"E' certamente un trattamento – ha concluso il direttore sanitario Giuseppe Ferrara - più efficace che punta a migliorare la qualità di vita dei pazienti".
27 vl 2014
*FOTO: Da sx il commissario e direttore sanitario Giuseppe Ferrara, la dottoressa Cinzia Iacoboni, l'infermiera Concetta Miceli, la coordinatrice infermieristica del reparto Daniela Pilato e il direttore generale, Vittorio Virgilio, dinanzi la "camera iperbarica".
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
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