E’ stato donato dalla Fondazione Giglio di Cefalù all’Ospedale veterinario universitario didattico di Messina lo strumentario di sala operatoria, dismesso, per interventi in video laparoscopia e chirurgia open.
La consegna dello strumentario è avvenuta, quest’oggi, nel corso di un incontro tra il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, il coordinatore dell’ospedale veterinario (OVUD), Santo Caracappa, e il direttore sanitario dello stesso ospedale, Giuseppe Cantone.
“E’ un atto di collaborazione istituzionale – ha detto Albano - tra la nostra Fondazione e l’ospedale veterinario di cui conosciamo il valore dell’attività nell’ambito della formazione e della ricerca”.
Il professore Caracappa, “ringraziando il Giglio per la sensibilità mostrata” - ha sottolineato che “l’approccio alla medicina deve oggi essere “one health” ovvero una sola e a 360 gradi guardando alla formazione, alla ricerca e alla medicina traslazionale”.
L’iniziativa è stata sostenuta anche dal Distretto Rotary 2110 “Sicilia-Malta” presente all’incontro con Carmelo Di Giorgio nella doppia veste di responsabile della farmacia del Giglio e di rappresentate del club Rotary “Palermo Mediterranea”.
La consegna dello strumentario chirurgico è stata curata dai coordinatori infermieristici Sergio Emmanuele, Benedetto Benigno, e dalla responsabile Stefania Vara.
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Nella foto da sx: Sergio Emmanuele, Stefania Vara, Giovanni Albano, Giuseppe Cantone, Carmelo Di Giorgio, Benedetto Benigno e Santo Caracappa con lo strumentario donato.
CREATA UNA RECOVERY ROOM. IL PRESIDENTE ALBANO: PASSO AVANTI PER UNA SANITÀ 4.0
Sono state rinnovate e digitalizzate le sale operatorie della Fondazione Giglio unitalmente alla centrale di sterilizzazione. Un intervento durato 30 giorni con un investimento, di risorse della Fondazione, pari a circa 1 milione di euro oltre alle apparecchiature in service esterno.
“E’ stato fatto un ulteriore passo avanti – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – per una sanità 4.0. Lavoriamo per realizzare un ospedale sempre più pronto a competere con le migliori realità siciliane e in grado di dare un contributo per la riduzione della mobilità passiva”
Nelle sale operatorie è stato sostituito il pavimento in linoleum, rifatti gli impianti idrici ed elettrici, rinnovati i tavoli operatori, aggiornata una colonna endoscopica e programmata l’acquisizione di due nuove colonne una per la sala urologica e l’altra per l’endoscopia digestiva. E’ già stato avviato l’aggiornamento tecnologico dello strumentario chirurgico con l’acquisizione dei nuovi “ferri” per la vascolare e la sostituzione delle lampade scialitiche.
All’interno del blocco operatorio è stata, inoltre, realizzata una recovery room sala di risveglio e controllo post operatorio, con due postazioni, che “non solo ci consentirà di seguire il paziente sino al risveglio all’interno dell’area operatoria – ha spiegato il responsabile della rianimazione e terapia intensiva, Giovanni Malta - ma anche di velocizzare la sanificazione e i cambi sala per gli interventi successivi”.
“L’obiettivo – ha sottolineato il presidente Albano – è effettuare più interventi chirurgici nella stessa giornata”.
Le quattro sale operatorie sono state dotate di monitor touch collegati al Pacs dell’Istituto, ovvero al sistema di trasmissione e archiviazione delle immagini, a cui il chirurgo potrà accedere, in tempo reale, richiamando a video: tac, risonanze o qualsiasi esame che riguarda il paziente.
Nella centrale di sterilizzazione sono stati installati i nuovi impianti di osmosi e l’addolcitore, tre autoclavi a vapore (sterilizzatrici), due lava-strumenti e rinnovato il sistema di tracciabilità e rintracciabilità di tutto lo strumentario all’ingresso e all’ascita della sala operatoria.
Il servizio di sterilizzazione della Fondazione Giglio è coordinato da Sergio Emmanuele, mentre, il servizio di ingegneria clinica che monitora il funzionamento di tutta la tecnologia medica della Fondazione, è diretto dall’ingegnere Giuseppe Fatuzzo, e i sistemi informativi dall'ingegnere Daniela Salvaggio.
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Da inserto Sole 24 Ore di lunedì 26 settembre 2016
Sanità e Terza Età
Pubblichiamo un articolo sull'associazione Italiana Operatori Sanitari addetti alla Sterilizzazione che annovera nel consiglio direttivo l'infermiere coordinatore della Fondazione Giglio Sergio Emmanuele.
AIOS / L’Associazione Italiana Operatori Sanitaria Addetti alla Sterilizzazione si occupa da 30 anni di formazione e aggiornamento.
OPERATORI RESPONSABILI E CONSAPEVOLI
Il processo di sterilizzazione legato all’assistenza coinvolge numerosi attori a diversi livelli di responsabilità
La sterilizzazione rappresenta uno dei punti cardini della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza ed è tema in continua evoluzione tecnologica e normativa.
Da 30 anni AIOS, Associazione Italiana Operatori Sanitaria Addetti alla Sterilizzazione, promuove la rappresentazione e la valorizzazione della professione degli addetti alla sterilizzazione, nonché l’aggiornamento culturale e la formazione professionale; si prefigge il ruolo di garante della solidità delle basi scientifiche della qualità pedagogiche e dell’efficacia degli eventi formativi proposti. L’obbiettivo primario della formazione è approfondire le conoscenze e le abilità tecniche, cognitive e comportamentali degli operatori e accrescere motivazione, autonomia professionale, responsabilità e consapevolezza dei ruoli, riducendo così il rischio di errore e incrementando la qualità finale del prodotto trattato, la sicurezza del paziente, la tutela dei lavoratori, la qualità e il controllo del processo di sterilizzazione.
Le fasi di ricondizionamento dei dispositivi medici risterilizzabili presuppongono un attendo monitoraggio e una sistematica rintracciabilità di tutte le fasi di produzione del materiale sterile, dalla raccolta, alla decontaminazione, al lavaggio, all’asciugatura, al confezionamento, al trattamento di sterilizzazione, alla conservazione, sino all’utilizzo sicuro del dispositivo medico sul paziente.
La rapida innovazione del campo della strumentazione chirurgica altamente specialistica e a elevata tecnologia richiede, oltre a competenze specifiche da parte dei professionisti per la messa in atto di buone pratiche secondo procedure standardizzate, anche l’utilizzo di apparecchiature controllate e un’attenta ed efficace gestione dei dispositivi medici, che costituisce un valore per le aziende sanitarie in termini di costi e sicurezza.
L’attenta gestione del processo di sterilizzazione presuppone obiettivi massima sicurezza possibile per il paziente e l’operatore; il miglioramento della qualità grazie al controllo per punti di processo e la standardizzazione dei metodi di lavoro; il costante aggiornamento delle conoscenze e la messa in atto delle migliori pratiche; l’incremento dell’efficienza mediante l’eliminazione dei passi non necessari, la condivisione delle informazioni e l’ottimizzazione dei rapporti tra la centrale di sterilizzazione e la sala operatoria, l’agevolazione e la velocizzazione dell’operatività.
I diversi livelli di responsabilità riguardo il trattamento, il prodotto e il processo vedono coinvolti in ambito le direzioni, i servizi infermieristici, i coordinatori infermieristici, gli operatori di supporto, in ambito industriale, figure con specifiche competenze.
AIOS interagisce con tali profili per la diffusione delle conoscenze attraverso eventi formativi organizzati in tutta Italia, collabora con l’associazione europea del Word Forum for Steril Supply, corsi di formazione a distanza, pubblicazioni di articoli scientifici, forum aperti agli interessati, partecipazione a gruppi di lavoro UNI - Ente Italiano di Normazione, collabora con istituti che organizzano corsi di formazione specifica e supporto ad aziende ospedaliere nella progettazione della formazione continua. Quest’anno AIOS ha realizzato corsi in Piemonte, Sicilia, Umbria e Sardegna; in autunno si svolgeranno quelli programmati in Calabria, Puglia, Trentino e Lombardia.
L’Associazione è nata nel 1996 grazie alla lungimiranza dei fondatori che hanno compreso l’importanza della formazione nella realizzazione di un processo sicuro ed efficace per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza. Oggi il panorama Italiano è vario: ci sono contesti di gestione in house e situazioni di esternalizzazione; le attività sono sempre più complesse, anche perché un chirurgia sempre meno invasiva e più specialistica richiede un’alta tecnologia dello strumentario e delle apparecchiature.
Il XIII congresso nazionale AIOS “La sterilizzazione dei dispositivi medici, garante invisibile della sicurezza del paziente” che si è svolto a Vicenza, lo scorso anno, è stato dedicato agli operatori di sterilizzazione che con competenza, impegno e professionalità, quotidianamente lavorano dietro le quinte, affinché sale operatorie, ambulatori e strutture di degenza possano garantire prestazioni sicure ai pazienti.
I componenti del consiglio direttivo 2015-2017, completamente impegnati nelle attività anche per lo stimolante riscontro dato dai numerosi partecipanti sono il presidente Antonio Mancini, il vice presidente Agostino Inglese, il segretario, coordinatore e responsabile Marta Visentini, il tesoriere Tommaso Risitano, i consiglieri Mario Baggio, Milena Bezziccheri, Filomena Nocera ed Ernesto Sarchi, il consigliere e referente d’area Marina Pisegna Cerone , il consigliere responsabile scientifico e della formazione Ada Giampà e il referente d’area Sergio Emmanuele.
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC:
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