dal Corriere della Sera del 7.01.2019
Si sveglia dal coma e lavora in corsia
Martina e la seconda vita: «Io, infermiera nel reparto dove mi svegliai dal coma»
Palermo, 10 anni fa l'incidente. «Tutto è possibile, sono la prova»
di Alfio Sciacca
Palermo. «Ho scelto io di lavo rare in questo reparto perché voglio dare quello che ho ricevuto». Nell'«Unità risveglio» dell'ospedale Giglio di Cefalù Martina Giannone, 27 anni, sa di non essere un'infermiera come le altre. Ogni giorno tra i pazienti che escono dal tunnel del coma, lei riesce a istaurare un rapporto unico soprattutto con familiari spesso devastati dall'alternanza tra disperazione e speranza. Prima che da infermiera, infatti, in questo reparto Martina ci è entrata da paziente, ritornando alla vita La vicenda • Quando aveva 17 anni Martina Giannone rimase in coma per 28 giorni in seguito a un grave incidente automobilistico: fu ricoverata prima in rianimazione a Palermo e poi trasferita a Cefalù, dove si risvegliò dopo circa un mese di coma.
Aveva 17 anni quando rimase vittima di un incidente in auto con dei coetanei. Il compagno di liceo al suo fianco mori sul colpo, altri due rimasero feriti. «Fui ricoverata m rianimazione a Palermo — racconta —. Dell'incidente e della rianimazione non ricordo nulla, buio totale.
Raccontano che dopo 28 giorni davo segni di ripresa, così venni trasferita a Cefalù. E qui mi sono risvegliata vedendo per la prima volta le lacrime di mia madre». Sono passati circa dieci anni. Un periodo in cui Martina ha dovuto affrontare un durissimo lavoro di riabilitazione.
«Al risveglio ero tracheotomizzata e con metà del corpo paralizzato». Ma non ha mai perso la voglia di reagire e i fatti le hanno dato ragione. Ha conseguito la maturità, poi la laurea in scienze infermieristiche e, alla fine, si è aggiudicata le selezioni per dei contratti a tempo determinato proprio nell'Unità Risveglio di Cefalù. «E dopo circa due anni di precariato a ottobre sono stata assunta a tempo indeterminato».
Un traguardo che ha voluto suggellare facendosi tatuare sul braccio la scritta che campeggia all'ingresso del reparto: «Tutto è possibile a chi crede». «È diventata la frase della mia vita. Ð faro che mi dice che non bisogna mai mollare».
E così ogni giorno Martina indossa il suo camice azzurro e va incontro alle mille storie impastate di angoscia e speranza. «Nella maggior parte dei casi ci arrivano ragazzi giovanissimi ed è straziante affrontare i genitori. Come infermieri dovremmo essere professionali ma io vado sempre oltre le parole di circostanza. Molte famiglie inizialmente reagiscono con perplessità, poi trovano conforto nel sapere che la mia storia è la dimostrazione concreta che c'è sempre una speranza. Di recente la mamma di una ragazza di vent'anni mi si è avvicinata e mi ha detto: "Ho sentito parlare di tè". Poi mi ha abbracciata forte senza aggiungere altro».
È stato proprio questo l'argomento della sua tesi di laurea: «II rapporto infermiere paziente». Una fatica immane l'università e la tesi preparata durante la riabilitazione con l'aiuto di un logopedista perché per anni ha avuto difficoltà anche a parlare. Oltre che a muoversi. Un trauma nel trauma per lei che fino al giorno dell'incidente praticava ballo di coppia a livello agonistico. «Era il sogno della mia vita — racconta — nella stanza in ospedale c'erano le foto delle mie gare e dicevo agli infermieri: io sono quella, non questa a letto. Poi dopo tré mesi venne il giorno in cui provare a camminare e il primario del reparto Giuseppe Galardi mi disse: "Come riabilitazione lei dovrà tornare a ballare". Ma come, se non riesco nemmeno a fare un passo?
Aveva ragione lui.
Sono state inaugurate, stamani, alla Fondazione Giglio di Cefalù alla presenza del presidente Giovanni Albano e dell’assessore regionale della salute, Ruggero Razza, la nuova unità di risveglio e l’area di emergenza.
Presenti anche gli assessori regionali Roberto Lagalla, Toto Cordaro, Bernadette Grasso, la presidente della sesta commissione sanità dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, i sindaci delle Madonie e dei Nebrodi e numerose autorità.
“Inauguriamo due aree ad alta intensità di cura – ha detto il presidente Albano - soprattutto la prima che accoglie pazienti usciti dal coma, provenienti da tutte le terapie intensive dell’isola, che da oggi disporrà di attrezzature robotiche per la riabilitazione, e una area di emergenza con spazi rimodulati che ne migliorano efficienza e comfort per il paziente”.
Albano ha sottolineato nell’intervento di saluto quanto fatto per “dare un passo diverso all’azienda partendo dal riportare in equilibrio di bilancio, dalla stabilizzazione di tutto il personale precario: (oggi non esiste un solo precario, ha sottolineato), all’avvio delle gare per aggiornare tutta la tecnologia”. Inoltre, ha annunciato il “finanziamento di due progetti di ricerca a valere sulla programmazione europea, presentati nel 2006 con l’allora direttore scientifico del Giglio, Roberto Lagalla.
Due progetti – ha rilevato il presidente - che ci consentiranno non solo di fare ricerca avanzata nel settore tecnologico ma di acquisire tecnologie innovative come il robot chirurgico, un acceleratore lineare integrato ad una RMN, una RM – PET, unica presente nel meridione e i laboratori di genetica molecolare e di anatomia patologica digitale che renderanno l’azienda sempre più innovata”.
“Di una nuova sfida per la Fondazione Giglio” ha parlato l’assessore regionale alla salute Razza, che ha posto l’accento anche su un obiettivo del suo mandato: “abbattere la mobilità passiva. Fa molto male che la nostra regione – ha sottolineano - si privi di risorse per accompagnare i cittadini a curarsi fuori dall’Isola. La Fondazione è chiamata a questa sfida diventi calamita e riferimento straordinario per una fase di regressione della mobilità passiva. Noi dobbiamo utilizzarne al pieno le potenzialità anche per far rientrare, grazie alla sua natura giuridica, professionisti che operano all’estero”.
Tra gli interventi di saluto anche quello del sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina (“Il Giglio è la più grande azienda del territorio con personale che lavora con grande dedizione e chiediamo che questo ospedale cresca sempre più in linea con le ultime scelte”) e del presidente della Commissione Sanità dell’Ars, La Rocca Ruvolo che “ha apprezzato il lavoro sin qui fatto. I pazienti che arrivano in questa struttura – ha affermato - devono avere la percezione di avere il massimo senza dover più varcare i confini della regione”.
A portare il saluto del vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, è stato il cappellano dell’ospedale mons. Giuseppe Scelsi.
La nuova unità di risveglio con 16 posti letto, monitorati 24 ore su 24, è stata realizzata al 4 piano della struttura sanitaria (corpo D) su un’area di 900 metri quadrati. Diretta da Giuseppe Galardi, responsabile dell’unità di riabilitazione, ospita pazienti con gravi celebrolesioni determinati da trauma cranico, arresto cardiaco con conseguente anossia celebrale, da emorragie celebrali e da altre cause come tumori o infiammazioni e con uno stato di coma durato oltre 24 ore. Dispone di due open room con 10 posti letto, di una control room centrale e presidiata permanentemente dal personale sanitario, di 3 stanze doppie di degenza, di 3 studi e di una smart room con attrezzature robotiche per la riabilitazione.
Nella smart room è stato installato il robot “Erigo” che consente in fase precoce di porre il paziente in pozione verticale e di avviare la mobilizzazione degli arti inferiori simulando il cammino in modalità passiva assistita e attiva e il sistema robotico “Hunova” che stimola la postura e l’equilibrio del paziente stando comodamente seduto su una poltroncina sensorizzata e robotizzata.
Per le nuove tecnologie in riabilitazione è stato previsto un investimento a carico della Fondazione di 350 mila euro.
Nell’unità di risveglio opera un equipe multidisciplinare di 40 unità tra medici infermieri, neuro psicologa, fisioterapisti. Dal 2007 ad oggi ha registrato oltre 600 pazienti.
I lavori di completamento del 3 e 4 piano del corpo D dove è ubicata l’unità di risveglio sono stati finanziati con 3 milioni e 50 mila euro con fondi ex articolo 20 (legge 67/88). Al terzo piano sarà ospitata la nuova terapia intensiva post operatoria con 8 posti letto.
L’intervento è stato realizzato dalla ditta PI.SA.NI di Mussumeli (CL) per un importo di 2.637 mila euro, con la direzione lavori dell’ing. Giuseppe Franco, responsabile dell’ufficio tecnico del Giglio.
Area emergenza. Il progetto di riqualificazione, dell’area di emergenza ha consentito di realizzare, su una superfice di 250 metri quadrati, la nuova camera calda e la nuova sala d’attesa e di rimodulare gli spazi esterni per separare gli ingressi dei pazienti provenienti dal 118 ed ambulanze da quelli che accedono in modo autonomo. E’ stata anche creata anche una nuova area di sosta per ambulanza e incrementati gli stalli per i disabili.
L’investimento della Fondazione è stato di 350 mila euro.
Il pronto soccorso di Cefalù è diretto dal dottor Rosario Squatrito e registra una media di 25 mila accessi annui. Dispone di una sala codici rossi, di una sala pediatrica, di 2 sale visite con 4 postazioni, di 4 posti di astanteria a cui si aggiungono 6 posti di osservazione breve.
33 vl/com 2018
Nella foto di gruppo da sx l’assessore Roberto Lagalla, il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, il presidente della Commissione sanità dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, l’assessore regionale Toto Cordaro, il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, l’on. Alessandro Aricò
Nelle altre foto il taglio del nastro nell’area di emergenza e nell’unità di risveglio.
Clicca qui per scaricare video con interviste (valido sino al 25 dicembre)
Clicca qui per scaricare photo gallery (link valido sino al 25 dicembre)
Save The Date: martedì 18 dicembre ore 11.30 inaugurazione della nuova unità di risveglio e dell'area di emergenza.
L'inaugurazione sarà preceduta dall'intervento di saluto del presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, sulle nuove realizzazioni, e da eventuali interventi delle autorità presenti.
A seguire, al quarto piano, inaugurazione, dell'unità di risveglio e succevisamente, a pianto terra, inaugurazione della nuova area del pronto soccorso.
LO SVOLGIMENTO DEL CONVEGNO E' STATO POSTICIPATO A DATA DA DEFINIRE.
La Fondazione Giglio di Cefalù ospiterà dal 7 al 12 maggio 2018 l'ottava edizione convegno di neuroriabilitazione coorganizzato dalla Fondazione Giglio, dalla Società Italiana di Riabilitazione Neurologica e dalla Scuola di formazione della Sirn. Il convegno si terrà nella sala conferenze della Fondazione Giglio.
L’obiettivo formativo del corso - si legge nel programma - è: “documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura”.
Presidenti del corso sono il direttore generale del Giglio di Cefalù, Vittorio Virgilio, e Carlo Cisari di Novara, mentre, responsabili scientifici Giuseppe Galardi che guida l'unità operativa di riabilitazione dell'ospedale di Cefalù e Stefano Masiero dell'Università degli Studi di Padova.
Il convegno è destinato a un massimo di 40 partecipanti e consente di maturare crediti formativi Ecm. La partecipazione è a numero chiuso. Saranno accolte, precisa la segreteria organizzativa, solo le prime 40 iscrizioni.
L'attestazione dei crediti è subordinata alla partecipazione effettiva all’intero programma formativo, nella misura del 100%, ed alla verifica dell’apprendimento.L’attestato di partecipazione, riportante il numero di crediti assegnati, verrà pertanto inviato tramite e-mail dopo avere effettuato tali verifiche dopo circa 90 giorni.
Per partecipare occorre compilare la scheda d’iscrizione e inviarla via fax o allegato mail alla segreteria organizzativa.
Queste le quote di iscrizione:
• ISCRIZIONE NON SOCIO SIRN € 800,00
• ISCRIZIONE SOCIO SIRN € 600,00
• ISCRIZIONE SPECIALIZZANDO € 300,00
L’iscrizione alla SIRN contestuale all’iscrizione al corso permette di accedere alle quote ridotte. La quota comprende: Accesso alle sessioni, certificato di partecipazione, lunch e coffee break dove previsti.
La segreteria organizzativa è curata da:
PLS Educational srl
Via della Mattonaia, 17 50121 Firenze (Italy)
tel. +39 055 2462.1 fax +39 055 2462.270
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Il programma
8° EDIZIONE CORSO DI NEURORIABILITAZIONE 7-12 maggio 2018
LUNEDI 7 maggio 2018
STROKE
Moderatori: Luigi Grimaldi (Cefalù), Giulia Letizia Mauro (Palermo)
9,00-9,45 Antonio Gasparro (Palermo)
Inquadramento clinico dello stroke
9,45-10,30 Angelo Quartarone (Messina)
Meccanismi fisiopatologici dello stroke
10,30-11,00 Coffee break
11,00-11,45 Stefano Paolucci (Roma)
Stroke e disabilità
11,45-12,30 Mauro Zampolini (Perugia)
Stroke, plasticità, recupero
12,30-13,00 Discussione
13,00-14,30 Pausa pranzo
14,30-15,15 Roberto Dattola (Messina)
La riabilitazione del paziente con esiti di stroke
15,15-16,00 Domenico Restivo (Catania)
La disfagia
16,00-16,30 Coffee break
16,30-17,00 Marcello Romano (Palermo)
La tossina Botulinica negli esiti di stroke
17,00-17,30 Tommaso Cipolla (Cefalù)
Profilassi dello stroke cardio embolico
17,30-18,00 Francesca Rubino (Cefalù)
Profilassi farmacologica del tromboembolismo venoso nel paziente con ictus cerebri
18,00-18,30 Discussione
18,30-19,00 Alberto Castiglione (Cefalù)
Caso Clinico
19,00-20,00 LETTURA
Luigi Grimaldi (Cefalù)
Sclerosi Multipla La disabilità nell’era delle nuove terapie farmacologiche
MARTEDI 8 maggio 2018
SPINAL CORD INJURY
Moderatori: Jacopo Bonavita (Imola), Maria Pia Onesta (Catania)
9,00-9,45 Jacopo Bonavita (Imola)
Inquadramento clinico del paziente con SCI
9,45-10,30 Giorgio Scivoletto (Roma)
Meccanismi fisiopatologici dello SCI
10,30-11,00 Coffee break
11,00-11,45 Tiziana Di Gregorio (Catania)
SCI e disabilità
11,45-12,30 Maria Pia Onesta (Catania)
La riabilitazione del paziente con SCI
12,30-13,00 Discussione
13,00-14,30 Pausa pranzo
14,30-15,15 Giuseppe De Scisciolo (Firenze)
Diagnostica fisiopatologica nel paziente con SCI
15,15-16,00 Angela Pia De Girolamo (Palermo)
La vescica neurologica
16,00-16,30 Coffee break
16,30-17,15 Giuseppe De Scisciolo (Firenze)
Valutazione neurofisiologica del pavimento pelvico
17,15-18,00 Angela Pia De Girolamo (Palermo)
Il trattamento botulinico nella vescica iperattiva
18,00-18,30 Discussione
18,30-19,00 Jacopo Bonavita (Imola)
Terapia botulinica ed altre terapie infiltrative
19,00-20,00 LETTURA
Carmelo Iacobello (Catania)
Nuovi concetti di terapia antibiotica
MERCOLEDI 9 MAGGIO 2018
DISTURBI DELLA POSTURA E DELLA DEAMBULAZIONE
Moderatori: Matteo Cioni (Catania), Alessandro Giustini (Arezzo)
9,00-9,45 LETTURA
Marco Schieppati (Pavia)
Cammino lungo traiettorie curve: fisiopatologia e riabilitazione
9,45-10,30 Antonio Nardone (Pavia)
Inquadramento clinico dei disturbi posturali
10,30-11,00 Coffee break
11,00-11,45 Alessandro Giustini (Arezzo)
Postura e disabilità
11,45-12,30 Antonio Nardone (Pavia)
Riabilitazione dei disturbi posturali
12,30-13,00 Discussione
13,00-14,30 Pausa pranzo
14,30-15,15 Pietro Fiore (Bari)
Inquadramento clinico dei disturbi del cammino
15,15-16,00 Matteo Cioni (Catania)
Meccanismi fisiopatologici nei disturbi del cammino
16,00-16,30 Coffee break
16,30-17,15 Stefano Masiero (Padova)
Postura e cammino
17,15-18,00 Nicola Smania (Verona)
Riabilitazione del cammino
18,00-18,30 Discussione
18,30-19,00 Alessandra Del Felice (Padova)
Terapia botulinica
19,00-20,00 LETTURA
Alessandro Giustini (Arezzo)
DRG-R, SDO-R
GIOVEDI 10 MAGGIO 2018
FUNZIONI COGNITIVE
Moderatori: Mauro Mancuso (Arezzo), Giuseppe Zappalà (Catania)
9,00-9,45 Mauro Mancuso (Arezzo)
Inquadramento clinico dei disturbi cognitivi
9,45-10,30 Giuseppe Zappalà (Catania)
Disturbi del linguaggio
10,30-11,00 Coffee break
11,00-11,45 Mauro Mancuso (Arezzo)
Disturbi dell’attenzione spaziale
11,45-12,30 Giuseppe Zappalà (Catania)
Le sindromi frontali
12,30-13,00 Discussione
13,00-14,30 Pausa pranzo
14,30-15,15 Emilia Imbornone (Cefalù)
Disturbi della memoria
15,15-16,00 Francesco Piccione (Venezia)
La valutazione neurofisiologica delle funzioni esecutive
16,00-16,30 Coffee break
16,30-17,00 Mauro Mancuso (Arezzo)
La riabilitazione dell’eminegligenza
17,00-17,30 Francesco Piccione (Venezia)
Neurofeedback e neuromodulazione nella riabilitazione delle funzioni cognitive
17,30-18,00 Maria Luisa Gandolfi (Verona)
La riabilitazione dei disturbi del linguaggio
18,00-18,30 Discussione
18,30-19,00 Marina Bellavia (Cefalù)
Caso clinico
19,00-20,00 LETTURA
Teresa Fasciana (Palermo)
Meccanismi di resistenza antimicrobica
VENERDI 11 MAGGIO 2018
DISTURBI DI COSCIENZA
Moderatori: Rita Formisano (Roma), Caterina Pistarini (Genova)
9,00-9,45 Rita Formisano (Roma)
Inquadramento clinico dei disturbi di coscienza
9,45-10,30 Sergio Bagnato (Cefalù)
Meccanismi fisiopatologici dei disturbi di coscienza
10,30-11,00 Coffee break
11,00-11,45 Antonio De Tanti (Fontanellato)
Disturbi di coscienza e disabilità
11,45-12,30 Antonino Sant’Angelo (Barcellona PG)
La riabilitazione del paziente con disturbi di coscienza
12,30-13,00 Discussione
13,00-14,30 Pausa pranzo
14,30-15,15 Sergio Bagnato (Cefalù)
Valutazione neurofisiologica nel paziente con disturbi di coscienza
15,15-16,00 Rita Formisano (Roma)
Le scale di valutazione dello stato di coscienza
16,00-16,30 Coffee break
16,30-17,15 Antonio De Tanti (Fontanellato)
Para Osteopatie Eterotopiche
17,15-18,00 Caterina Pistarini (Genova)
La sindrome da iperattività simpatica
18,00-18,30 Discussione
18,30-19,00 Giuseppe Galardi (Cefalù)
Terapia botulinica
19,00-20,00 LETTURA
Anna Giammanco (Palermo)
Ecosistema microbico
SABATO 12 maggio
NEUROPATIE IATROGENE IN CARDIOCHIRURGIA
(Gruppo di Studio SINC sulle Neuropatie Traumatiche e Iatrogene)
Moderatori: Sergio Bagnato (Cefalù), Palma Ciaramitaro (Torino), Marcello Romano (Palermo)
8,30-9,00 Paolo Marchettini (Milano)
Epidemiologia delle neuropatie iatrogene post- cardiochirurgiche
9,00-9,30 Michele Pilato (Palermo)
Cardiochirurgia: il campo chirurgico e i tronchi nervosi
Arti superiori
9,30-10,00 Paolo Girlanda (Messina)
Neuropatia degli arti superiori dopo cardiochirurgia
10,00-10,30 Massimo Menozzi (Cefalù)
Anatomia e diagnostica per immagini
10,30-11,00 Coffee break
11,30-12,00 Palma Ciaramitaro (Torino)
Anatomia e diagnostica neurofisiologica
12,00-12,30 Sergio Bagnato (Cefalù)
Riabilitazione
12,30-13,00 Discussione
13,00-14,00 Pausa Pranzo
Voce, Respiro, Deglutizione
14,00-14,45 Giuseppe Galardi (Cefalù), Flora Gallo (Cefalù) Domenico Restivo (Catania)
Quadri clinici: insufficienza respiratoria, disfonia, disfagia
14,45-15,15 Valerio Alaimo (Cefalù)
Anatomia e diagnostica per immagini
15,15-15,45 Dario Cocito (Torino)
Anatomia e diagnostica neurofisiologica
15,45-16,15 Maria Ausilia D’Angelo (Cefalù), Silvestro Ennio D’Anna (Cefalù)
Riabilitazione
16,15-16,45 Discussione
16,45-17,15 Verifica dell’apprendimento
Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde dedicata alla riabilitazione post ictus con ospite il responsabile dell'unità operativa di riabilitazione Giuseppe Galardi.
E’ tornato in campo Agostino Calatabiano, giovane promessa del calcio siciliano, finito in coma dopo un incidente sul rettangolo di gioco avvenuto il 20 novembre del 2016 nella partita tra la sua Bolognetta e il Villabate.
Calatabiano, 18 anni, è stato preso in cura nel gennaio del 2017 dai sanitari della Fondazione Giglio di Cefalù. A marzo, il risveglio, con l’uscita dal coma e l’inizio del lungo periodo di riabilitazione che lo ha rimesso in piedi.
Gaetano Buono, uno degli infermieri con la passione per il calcio che lo ha seguito in reparto, e gli stessi familiari del giovane calciatore hanno voluto organizzare la “partita del risveglio” coinvolgendo alcune vecchie glorie del Palermo e la squadra locale la Asd Proloco di Sant’Ambrogio che milita in prima categoria. Gli ex del Palermo hanno indossato la maglia numero 10 la stessa di Agostino. In campo, tra gli altri, sono scesi Fabrizio Miccoli, Ciccio Galeoto, Tanino Vasari, Giorgio Corona, Giovanni Di Somma.
Una partita per la cronaca finita in parità 2-2 con un goal di Agostino.
Il risveglio di Agostino e il ritorno nel rettangolo di gioco sono un messaggio di speranza e di coraggio per pazienti e familiari che vivono traumi simili.
Sugli spalti, del Santa Barbara di Cefalù, ha assistito all’incontro lo staff medico che ha preso in cura la giovane promessa del calcio durante la degenza in ospedale con in testa il responsabile dell’unità operativa di riabilitazione, Giuseppe Galardi.
“Agostino è stato costante nel suo impegno – ha detto voluto sottolineare Galardi. Ha effettuato con determinazione gli esercizi che gli venivano affidati impegnandosi con educata ironia, uno degli aspetti del carattere che lo contraddistingue. Ha eseguito anche compiti inusuali, in uno ospedale, ovvero giocare a pallone e correre nel corridoio. Agostino – ha concluso Galardi - sta terminando il percorso di riabilitazione ospedaliera, sotto la guida attenta della dottoressa Cristina Boccagni, e poi potrà continuare con gli allenamenti sul campo”.
In una nota il direttore generale Vittorio Virgilio ha voluto evidenziare “la passione, la grande capacità e l’umanità del gruppo della riabilitazione nel prendersi cura dei pazienti con risultati importanti”.
Torna in campo Agostino Calatabiano la giovane promessa del calcio siciliano, finito in coma dopo un incidente sul rettangolo di gioco avvenuto il 20 novembre del 2016 nella partita tra la sua Bolognetta e il Villabate.
Calatabiano, 18 anni, è stato preso in cura nel gennaio del 2017 dai sanitari della Fondazione Giglio di Cefalù. A marzo, il risveglio, con l’uscita dal coma e l’inizio del lungo periodo di riabilitazione che lo ha rimesso in piedi.
Per Agostino si erano mobilitati in tanti del mondo dello sport, ed oggi, alle 17.30, sul campo del Santa Barbara di Cefalù, si disputerà “la partita del risveglio. L’hanno voluta chiamare così i familiari e l’infermiere dalla riabilitazione Gaetano Buono, organizzatore dell’incontro, con la passione per il calcio a cui dedica, da allenatore, il tempo libero.
In campo ci saranno le vecchie glorie del Palermo Fabrizio Miccoli, Ciccio Galeoto, Tanino Vasari, Giorgio Corona, Giovanni Di Somma e tanti altri in un’ amichevole con la Asd Proloco di Sant’Ambrogio, formazione che milita in prima categoria.
Ad Agostino spetterà il calcio di inizio e qualche palleggio che non ha esitato a scambiare anche durante il ricovero. Tra il pubblico anche lo sfaff medico che lo ha seguito durante la degenza.
“Agostino è stato costante nel suo impegno – ha detto il responsabile della riabilitazione, Giuseppe Galardi. Ha effettuato con determinazione gli esercizi che gli venivano affidati impegnandosi con educata ironia, uno degli aspetti del carattere che lo contraddistingue. Ha eseguito anche compiti inusuali, in uno ospedale, ovvero giocare a pallone e correre nel corridoio. Agostino – ha concluso Galardi - sta terminando il percorso di riabilitazione ospedaliera, sotto la guida attenta della dottoressa Cristina Boccagni, e poi potrà continuare con gli allenamenti sul campo”.
A sottolineare la professionalità dello staff medico del Giglio è il direttore generale, Vittorio Virgilio, che ha voluto evidenziare “la passione, la grande capacità e l’umanità del gruppo della riabilitazione nel prendersi cura dei pazienti con risultati importanti”.
18 vl/come 2017
26.03.2017
La Sicilia - Mondo Medico
Intervista a Giuseppe Galardi
«Con l ' apprendimento una funzione persa può essere recuperata»
Il dott. Galardi: «Molto importante l ' interazione uomo-macchina»
E' tornata in Sicilia, sotto la direzione ' scientifica del dott. Giuseppe Galardi, responsabile della riabilitazione della Fondazione Giglio di Cefalù e Stefano Masiero dell'Università degli studi di Padova, la settima edizione del corso di riabilitazione e neurofisiologia clinica. Sessanta relatori, provenienti da tntta Italia, per una settimana si sono confrontati a Cefalù, sulle sfide della riabilitazione neurologica partendo.
Si è parlato di stroke, dei disturbi cognitivi come l'ictus, di stato vegetativo, di lesioni midollari, di disturbi del cammino, di parkinson e della Sclerosi Laterale Amiotrofica. Per ognuno degli argomenti sono stati affrontati l'inquadramento clínico generale, i meccanismi fisio-patologici di sviluppo del danno, le disabilità conseguenti, le indagini di tipo neurofisiologico e le tecniche di riabilitazione. «Il corso - dice il dott. Galardi - è nato nel 2011 dall'esperienza del personale dell'unità di risveglio del San Raffaele Giglio di Cefalù. Poi è maturata la necessità di confronto con gruppi individuati nei maggiori centri di neuroriabilitazione esistenti m Italia. Dopo tré edizioni a Padova col prof. Masiero, direttore della scuola di specializzazione di medicina fisica e riabilitazione, la settima ha segnato il ritorno in Sicilia, ad affermare l'orgoglio siciliano della genitura di un'iniziativa formativa di successo».
Qual è lo stato dell'arte della riabilitazione, quali le nuove frontiere?
«La conoscenza del danno, l'estrensicazione attraverso i meccanismi neuro fisiologici, e la moderna riabilitazione».
Spieghi meglio «Per la conoscenza del danno contribuiscono le moderne tecniche di indagine che sono la Tac, la risonanza magnetica, la Pet e le indagini neurofisiologiche». «Laneurofisiologiarappresenta, invece, la disciplina che studia i meccanismi del recupero che avvengono per modificazione delle connessioni sinaptiche all'interno del nostro sistema nervoso. La moderna neuroriabilitazione si basa sul principio dell'apprendimento. Una funzione persa può essere recuperata qualora nel cervello si organizzino circuiti collegati all'apprendimento dell'azione».
Come?
«Attraverso una ripetizione precoce e numerosa delle azioni da svolgere nonché sulla immaginazione dell'azione». «Per immaginare un'azione è necessario che le funzioni cognitive siano integre da cui si parte nella moderna neuro riabilitazione. L'esecuzione degli esercizi per l'apprendimento di una attività andranno somministrati precocemente e più volte. Facilita le ripetizioni multiple l'uso delle nuove tecnologie riabilitative ed ancora meglio quelle che contengono l'interazione reciproca "uomo-macchina". Proprio il feedback è l'elemento distintivo delle tecnologie robotiche».
Quanto incide la robotica nella moderna riabilitazione?
«La robotica modificherà la riabilitazione. Per recuperare la funzione di un arto non si faranno più dieci movimenti di flesso-estensioni, a seduta, ma centinaia di azioni progressivamente crescenti da semplici a complesse grazie all'uso dei robot».
Che tipi di robot oggi utilizzate?
«Cambiano a seconda del tipo di riabilitazione. Per la cognitiva si utilizzano strumentazioni con una realtà virtuale aumentata, pensiamo ai visori 3D. Più è complesso l'ambiente reale o virtuale della riabilitazione tanto più i processi di apprendimento aumentano». «Vi è la robotica per il recupero dell'arto superiore dove si usano delle strumentazioni che possono vestire l'arto (esoscheletri) o guidarlo cosiddetto "end effector". Ci consente di fare esercizi semplici come la flessoestensione sino ad esercizi sempre più complessi fino a rasentare le azioni della vita quotidiana».
« Infine, la robotica per l'arto inferiore che è quella più sviluppata. Anche per il cammino esistono robot tipo esoscheletro o End Effector». «Se il paziente non può muoversi viene assicurato, auno di questirobot, e viene indotto a simulare il passo grazie all'uso di forze esterne. Al Giglio sono presenti da circa 10 anni uno strumento per la riabilitazione del cammino ed un altro per la mano».
Nel suo corso si è parlato anche di etica?
«Riabilitare significa affrontare le problematiche della persona in relazione all'ambiente. L'etica riguarda gli aspetti relazionali tra individuo e società. Essa deve difendere i diritti delle persone e garantirne i doveri. Si entra inevitabilmente nella discussione del fine vi ta. Si è parlato anche di questo aspetto senza la pretesa di fornire delle verità».
Qual è lo stato della riabilitazione in Sicilia?
«E' in grosso fermento. Credo di aver contribuito, con il nostro gruppo, ad avviare questo fermento creando una riabilitazione complessa con un approccio multidisciplinare. Su questa scorta ne sono venute altre. Ora c'è un iniziale ricorso alla robotica». « II corso ha inteso anche creare una cultura riabilitativa, condì visa tra i centri siciliani». L.M.
FONDAZIONE GIGLIO
Un fiore all'occhiello della Sanità siciliana
Giuseppe Galardi, 62 anni, salernitano, nativo di Capaccio, da 12 anni è in Sicilia, a Cefalù, dove ha avviato, con il San Raffaele di Milano, e gestisce il reparto di riabilitazione della Fondazione Giglio.
Un fiore all'occhiello della sanità siciliana con 64 posti letto suddivisi in tré settori: riabilitazione neurologica per gravi cerebrolesioni acquisite, la riabilitazione intensiva e la lungodegenza oltre a una grande palestra. Ogni anno registra 600 ricoveri. "Ho frequentato l'università a Milano - ci dice - dove ho iniziato la mia carriere lavorando per 20 anni al San Raffaele e i successivi cinque anni alla Fondazione Maugeri in Toscana prima e a Brescia dopo". In Sicilia perché?. Galardi è netto e veloce nella risposta. "Il sud è nel mio Dna e pensavo che la Sicilia fosse più vicino alla mia regione: la Campania".
Al Giglio ha creato un gruppo multìdisciplinare composto da 10 medici, 20 fisioterapisti, 50 infermieri, psicologi, logopedisti e neurofisiologi.
"Il mio orgoglio - afferma - è aver creato con persone eccellenti una struttura che spero rimanga sempre vitale in Sicilia. La mia più grande soddisfazione è vedere recuperi talvolta inimmaginabili".
Si terrà a Cefalù, all'hotel Kalura, dal 13 al 18 marzo, il settimo corso di Riabilitazione e neurofisiologia clinica promosso dall'unità operativa di riabilitazione della Fondazione Giglio in collaborazione con la Società italiana di riabilitazione neurologica e con la stessa scuola di formazione della Sirn.
Responsabili scientifici del corso sono Giuseppe Galardi, direttore dell'U.O. di Riabilitazione del Giglio, e Stefano Masiero dell'Università degli Studi di Padova.
La presentazione del dottor Giuseppe Galardi
Il Corso di Riabilitazione e Neurofisiologia Clinica è un evento formativo della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN), la cui mission è di creare una cultura neurofisiologica in ambito riabilitativo, partendo dall’assioma che il funzionamento del sistema nervoso ed il recupero da un eventuale danno avvengono con meccanismi neurofisiologici.
Il Corso è nato in Sicilia nel 2011 sotto la regia della Unità Operativa di Riabilitazione della Fondazione Giglio di Cefalù ed è divenuto nel tempo punto di riferimento nazionale per la formazione in riabilitazione.
Le prime tre edizioni si sono svolte a Palermo, le successive tre ad Abano Terme, arricchendosi della condivisione della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Università di Padova.
Con il 7° Corso di Riabilitazione e Neurofisiologia Clinica, si è programmato il ritorno in Sicilia; esso si svolgerà a Cefalù dal 13 al 18 marzo 2017 presso l’hotel Kalura, sotto la regia scientifica della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù e dell’Università di Padova.
Sarà un evento formativo residenziale nel quale verranno affrontate le tematiche dell’ictus, dei disturbi cognitivi, delle alterazioni della coscienza, delle patologie midollari, del cammino, del Parkinson e della Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Il Corso intende fornire le basi neurofisiologiche teoriche e pratiche necessarie per affrontare le problematiche del recupero riabilitativo. Vi saranno 60 docenti e 40 discenti provenienti da tutta Italia. Verranno forniti 50 crediti formativi.
Quest’anno il Corso si presterà per la realizzazione di un programma di formazione a distanza nell’ambito del del progetto PSN “mielolesioni traumatiche e non” in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera “Villa Sofia- Cervello” di Palermo e con il Consorzio UNIPA e-learning.
Per sapere come partecipare scarica il programma.
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Vincenzo Lombardo | |
Direttore Comunicazione e Ufficio Stampa | |
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC:
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