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venerdì 25 aprile, 2025
Venerdì, 29 Dicembre 2017 12:15

Senologia si rilancia

Giornale di Sicilia

23.12.2017

Cefalù, arriva un chirurgo per rilanciare l'unità di senologia

SANITÀ. L'ospedale Giglio «arruola» Roberto Gennari, un oncoplastico con esperienza internazionale e 3 mila operazioni alla mammella effettu Cefalù, arriva un chirurgo per rilanciare l'unità di senologi

CEFALÙ •••La Fondazione Giglio di Cefalù rilancia l'attività della «Breast Unit» (unità di senologia) con la definizione del percorso diagnostico e terapeutico di assistenza e l'implementazione dell'equipe multidisciplinare, diretta dal senologo Ildebrando D'Angelo.

A completare la squadra arriva, dalla Lombardia, Roberto Gennari, con una vasta esperienza in chinirgia senologia maturata all'Ieo di Milano, sotto la direzione del professore Umberto Veronesi, alla Fondazione Maugeri di Pavia, sotto la direzione del professore Alberto Costa, e con l'idoneità come full professor per la Breast Cancer Surgery ottenuta presso la facoltà di medicina di Aachen in Germania.

«Portiamo a Cefalù con Gennari - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio - una chinirgia moderna e innovativa che avrà una grande attenzione anche all'aspetto estetico delle donne sottoposte ad intervento. Ci proponiamo come una realtà - ha aggiunto Virgilio - che possa raccogliere e rispondere ai massimi livelli alle esigenze della popolazione siciliana sulla patologia neoplastica più frequente nelle donne».

Gennari ha al suo attivo oltre 3000 procedure chirurgiche per tumori della mammella trattati da primo operatore sia nella fase demolitiva per l'asportazione del tumore sia per la ricostruzione con tecniche di chirurgie oncoplastiche. «Un chirurgo a tutto campo ha sottolineato il manager - che arricchirà anche l'equipe di chinirgia generale diretta da Marcello Spampinato e che potrà dare anche un importante contributo nell'attività di ricerca in senologia».

«A Cefalù, nella chirurgia della mammella - ha anticipato Roberto Gennari - applicheremo tecniche all'avanguardia con un approccio multidisciplinare della patologia mammarie come richiesto dalle linee guida internazionali. Sarà anche molto importante instaurare protocolli di ricerca scientifica che ci permetteranno di avere contatti con centri di eccellenza italiani ed esteri».

La «breast unit» del Giglio nel 2017 ha seguito oltre 2000 pazienti effettuando: 2500 mammografie e 2000 ecografie, 150 risonanze magnetiche (esame di secondo livello) e oltre 250 ago-biopsie. Oltre 120 pazienti sono state sottoposte all'intervento di chirurga mammaria. Il 60 percento dei pazienti che si è rivolto, nel 2017, alla senologia del Giglio arriva da fuori del distretto sanitario di Cefalù.

«È un dato che dimostra - ha detto il senologo D'Angelo - come questo servizio sia cresciuto divenendo riferimento non solo per il territorio ma anche per diverse province siciliane. Il reparto dispone anche di una lort per la radioterapia intraoperatoria che contiamo di poter riattivare - ha spiegato D'Angelo - per ridurre i tempi del trattamento complementare post operatorio da 6 settimane a tré, e in casi selezionati, effettuarla in un'unica seduta contestuale all'intervento». 

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Giovedì, 29 Giugno 2017 17:46

Gds, radiofarmaco per lotta tumori

Sicilia - Al «Giglio» di Cefalù radio farmaco per la lotta ai tumori ossei

TERAPIE. Il medico nucleare Pierpaolo Alongi: «Per i pazienti ridotta la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungata di mesi la sopravvivenza»

CEFALU' ··· Nuova terapia alla Fondazione Giglio di Cefalù per la cura delle metastasi ossee da carcinoma prostatico. Viene effettuata con l'impiego, in medicina nucleare, del radio farmaco «Radio223».

«Nuovi trattamenti - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio, illustrando la terapia - che portano l'ospedale di Cefalù ad essere, in concreto, centro di riferimento per le patologie oncologiche e per progetti di ricerca che ci vedranno impegnati, in un imminente futuro, anche in protocolli con ulteriori radiofarmaci (Pet-PSMA)».

«Il Radio 223 è un calciomimetico alfaemittente ovvero - ha spiegato il medico nucleare Pierpaolo Alongi - una molecola radioattiva che una volta iniettata, per via endovenosa, viene incorporata nella matrice ossea ed esprime capacità radiante (curativa) attraverso l'emissione di particelle, cosiddette alfa, con elevata energia in uno spazio molto contenuto (100 micron). Questo trattamento - ha continuato Pierpaolo Alongi - è stato realizzato con il supporto del pro fessore Massimo Midiri, già responsabile della diagnostica del Giglio. Ci consente di distruggere il tessuto osseo ad elevato turnover, tipico dell'attività proliferante osteoblastica delle cellule metastatiche del carcinoma prostatico». La terapia con "Ra223", definita radiometabolica, prevede sei somministrazioni.

«È in grado di migliorare - ha sottolineato Alongi - la qualità della vita alleviando spesso o pressoché totalmente la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungando, di alcuni mesi, la sopravvivenza. È una procedura sicura e semplice (iniezione endovenosa di pochi minuti) che non prevede la necessità di un ricovero». Non tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo trattamento.

L'accesso viene valutato dagli oncologi e dai medici nucleari. E, comunque, il trattamento viene effettuato solo sui pazienti che sviluppano una progressione di malattia dopo l'ormono-chemioterapia.

Dello staff di medicina nucleare del Giglio, oltre al dottor Pierpaolo Alongi, fanno parte i medici Sabina Pulizzi e Roberta Gentile.

Negli scorsi mesi l'attività della medicina nucleare era già stata ampliata con l'inserimento di altre procedure diagnostiche con l'impiego della «fluorocolina» per esami Pet/TC nei pazienti affetti da tumore alla prostata e con l'uso del «florbetaben» per lo studio con Pet amiloide in soggetti con sospetta malattia di Alzheimer. 

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Martedì, 27 Dicembre 2016 12:11

Dermatologia, a gennaio un nuovo ...

Giornale di Sicilia

27.12.2016

Sanità. Si tratta di quello di dermatologia oncologica. Obiettivo è la prevenzione «ancor più importante in una regione come la Sicilia dove vi è un'alta esposizione al sole>>

Cefalù, a gennaio un nuovo ambulatorio al Giglio

CEFALÙ ··· Partirà nella seconda metà di gennaio il nuovo ambulatorio di dermatologia oncologica annesso al reparto di oncologia della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù. Il nuovo servizio è stato illustrato ai medici di medicina generale nel corso di un incontro che si è tenuto all'ospedale Giglio. Al centro del nuovo servizio vi sarà lo studio, la prevenzione e la terapia per le malattie dermatologiche con particolare attenzione alle neoplasie cutanee.

«Con i conti in ordine - ha detto il presidente del consiglio di amministrazione Giovanni Albano -, adesso possiamo inaugurare per la Fondazione Giglio una seconda fase: quella della crescita». Il presidente ha specificato che «Si parte con l'ambulatorio di dermatologia, a febbraio con l'oculistica e quindi con investimenti per rinnovare il parco tecnologico e rendere questa Fondazione competitiva». «Cefalù si contraddistingue, come ha più volte evidenziato il direttore generale Vittorio Virgilio - ha detto il direttore sanitario Lorenzo Lupo - come centro di alta specialità in campo oncologico. Questo servizio incrementerà l'offerta sanitaria non solo per il territorio. In Fondazione ha aggiunto Lorenzo Lupo - sono già presenti tutte le apparecchiature che ci consentiranno di iniziare le attività a gennaio 2017».

Il laboratorio di dermatologia oncologica dispone di un videodermatoscopio digitale che utilizza un microscopio con telecamere a fibre ottiche collegato al computer con cui è possibile visualizzare in dettaglio le lesioni dermatologiche e la struttura dei nei. Si tratta della cosiddetta «tecnica dell'epiluminiscenza che ha una precisione diagnostica stimata al 93 percento» è stato specificato nel corso dell'incontro tenuto nel nosocomio.

Nello staff del Giglio entrerà a far parte la dottoressa Roberta Alaimo, specializzata in dermatologia oncologia, «giovane e qualificata professionista» ha sottoli neato Lupo. Il servizio che prenderà il via a gennaio, si avvarrà, inoltre, della collaborazione deU'anatomo patologo e dermatólogo Giulio Ferranti già responsabile del laboratorio di istopatologia cutanea (dermatologia) dell'Idi di Roma dove vi ha lavorato per circa trenta anni, sino al 2015. «Si tratta di un professionista di altissimo livello - ha evidenziato Albano -, uno specialista che trasferirà nella nostra struttura il know how acquisito in una carriera svolta in prima linea per la cura del melanoma della cute», Nel suo intervento, l'anatomo patologo e dermatólogo Giulio Ferranti ha rivolto «un invito alla prevenzione soprattutto in una regione come la Sicilia dove vi è una alta esposizione al sole. La prevenzione è fondamentale, ha rilevato. Il melanoma diventa già pericoloso quando supera 1 millimetro. Il vantaggio, rispetto agli altri tumori - ha concluso Ferranti - è che si può vedere e riconoscere».

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Giovedì, 01 Dicembre 2016 15:20

Gds, intervista a Filippo Boniforti

GIORNALE DI SICILIA

ed AGRIGENTO
Dir. Resp. Antonio Ardizzone
Edizione del 30/11/2016 Estratto da pag. 22

di Monica Diliberti

Intervista a Filippo Boniforti della Fondazione Giglio: «Un tipo di chirurgia che dà ottimi risultati»

CEFALÙ Fino ad un po' di anni fa, pensare di poter sostituire un'intera articolazione, come un ginocchio o un'anca, sembrava un'avventura. Ma, come in altri campi, le metodiche chirurgiche sono migliorate e i medici hanno perfezionato sempre più le loro abilità, grazie anche a materiali più tecnologici e ben tollerati dai pazienti. Filippo Boniforti, responsabile di Ortopedia e traumatologia della Fondazione Istituto "Giglio" di Cefalù, in provincia di Palermo, è uno degli "attori" che hanno partecipato al progetto Riap (Registro italiano artroprotesi) che, attraverso la raccolta delle schede di dimissione ospedaliera, punta a potenziare l'attività del registro nazionale delle artoprotesi. Una sorta di fotografia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, di questi interventi nel nostro Paese, ma che ancora dev'essere completata da alcune regioni.

··· Dottor Boniforti, sembrerebbe proprio che si stia verificando un vero e proprio boom nelle operazioni di artroprotesi. Come spiega questa tendenza? «Non solo l'aumento è nazionale, ma interessa tutto il mondo occidentale: a partire dagli Stati Uniti in poi, tutti i Paesi fanno i conti con questo incremento. Ciò avviene principalmente per il progressivo invecchiamento della popolazione, con un peggioramento delle condizioni delle articolazioni. L'artroprotesi ci consente di migliorare lo stato delle articolazioni, come anca, ginocchio, spalla».

• · · Che sia una faccenda legata a filo doppio con l'invecchiamento generale è ormai chiaro a tutti. Ma è una questione che tocca solo gli anziani?

«No, Tutte le fette della popolazione che presentano un'alterazione funzionale delle articolazioni sono interessate, anche se ovviamente gli anziani sono maggiormente coinvolti. Nelle persone più giovani, in genere il problema articolare può essere la conseguenza di un trauma oppure di un difetto congenito. Anche in questi casi, i pazienti possono trarre beneficio dall'intervento. La chirurgia protesica da ottimi risultati e chi vi viene sottoposto è molto soddisfatto e può tornare ad una vita praticamente normale».

··· Soffermiamoci ancora un attimo sui più giovani. L'attività sportiva può provocare disturbi articolari?

Pensiamo per esempio alla classica partitella di calcetto che, spesso, mette a dura prova le ginocchia con cadute e distorsioni di tanti che si improvvisano "Messi del venerdì sera"... «Nei giovani lo sport non va assolutamente considerato una causa di malattia, tutt'altro. C'è da dire però che va praticato in base alla propria condizione fisica e alle proprie capacità. Gli sport estremi o non adeguati alle proprie potenzialità possono essere dannosi e comportare malfunzionamenti».

··· Com'è cambiata nel tempo la chinirgia protesica?

«Si è molto raffinata ed è diventata sempre più tecnica. Le metodiche a nostra disposizione ci consentono di mantenere i tessuti e preservare l'osso, con un danno sensibilmente inferiore. La ripresa dei pazienti è piuttosto rapida e non sono previste lunghe degenze in ospedale».

• · · La Sicilia ha molte strutture che offrono le cure più idonee per le articolazioni, sia per casi urgenti come le fratture che per interventi in elezione. Ma ciononostante ancora in molti decidono di recarsi in altre regioni italiane...

«Per quanto riguarda la mobilità, sono i numeri di una grande regione. Come avviene in tanti altri posti, questo desiderio di muoversi e farsi curare altrove si avverte sempre. Negli ultimi anni però questa tendenza si è abbastanza stabilizzata».

··· Come procede l'attuazione del Registro italiano artroprotesi?

«Tutte le regioni sono informate del progetto e c'è una buona adesione delle Unità operative di Ortopedia e traumatologia. Dopo la recentissima conferenza StatoRegioni del 24 novembre, con l'intesa sullo schema di decreto del Presidente del consiglio dei ministri di istituzione dei sistemi di sorveglianza e di registri si continua il percorso in questa dilezione».

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Lunedì, 06 Giugno 2016 18:24

Gds: Nuovi esami Pet

Giornale di Sicilia 04.06.2016

Sanità. Per le prestazioni è necessaria la prenotazione a medicina nucleare. A giugno incrementate le sedute dedicate alla visita senologica e all'ecografia mammaria

Cefalù, esami potenziati per prostata e demenza

Al Giglio nuovi strumenti che consentiranno diagnosi più mirate per individuare «la proteina causa dell'Alzheimer»

di Luca Macaluso
CEFALÙ··· All'ospedale Giglio di Cefalù arrivano le diagnosi più mirate per lo studio dei tumori della prostata e della demenza (Alzheimer). Le annuncia il direttore generale Vittorio Virgilio. Saranno introdotti nuovi strumenti per avere una diagnostica più accurata che consentirà sempre più di personalizzare la terapia. A tutto questo saranno aggiunti a breve ulteriori esami in campo oncologico. I nuovi esami diagnostici, eseguiti dal medico nucleare Pierpaolo Alongi, sono la «Pet Te colina» per i pazienti affetti da neoplasia pi-estatica e la «Pet con amiloide» per la diagnosi differenziale tra le varie forme di demenza.

«In particolare - spiega il responsabile dell'unità operativa di diagnostica per immagini e medicina nucleare Massimo Midiri - la Pet colina è indicata nei pazienti con recidiva locale e linfonodale, con recidiva biochimica di malattia pi-ostati ca (rialzo del Psa in pazienti operati), ad alto rischio, per il completamento diagnostico eperlapianificazione del trattamento radioterapico». La Pet amiloide entra, invece, in un più ambizioso progetto della Fondazione Giglio teso a realizzare un circuito virtuoso sul paziente con sospetta demenza.

«Accanto ai tradizionali test neurologici - commenta Luigi Grimaldi, responsabile della neurologia del Giglio - associamo un sensibilissimo test diagnostico: la Pet con traccianti per lo studio del deposito di amiloide, protema riconosciuta come causa principale di demenza di Alzheimer. Questo ci porta ad ottenere una diagnosi accurata come avviene nelle cosiddette memory clinic». L'unità Valutazione Alzheimer (Uva) del Giglio è al decimo anno di attività. Segue oltre 500 pazienti e in atto ha ben dodici studi sperimentali utilizzanti farmaci innovativi per il trattamento delle demenze e la prevenzione della loro progressione. Con Luigi Grimaldi collabora in UVAil neurologo Giorgio Di Raimondo.

L'impiego della Pet Amiloide rientra in un percorso diagnostico riservato ai soli pazienti ricoverati. Viene effettuata dopo i preliminari test diagnostici. «L'ospedale di Cefalù - afferma Massimo Midiri - è l'unico centro siciliano ad effettuare questo esame». La PetColina, invece, può essere prenotata contattando la segreteria di medicina nucleare (0921-920564) con la prescrizione del medico di famiglia.

Da mercoledì scorso nello stesso Ospedale è possibile effettuare la TC Dentai Scan. Un esame che la Fondazione è in grado di offrire grazie all'elevata qualità tecnologica di cui dispone. Viene effettuato con la prescrizione del medico di famiglia e il pagamento del solo ticket. «Il Dentalscan - spiega Massimo Midiri - viene utilizzato per lo studio delle arcate dentarie. Consente di individuare con esattezza quantità e qualità dell'osso sul quale poi eventualmente dovrà esserci un intervento di natura impiantistica». L'esame dura pochi minuti e non occorre particolare preparazione.

Sempre al Giglio, nel mese di giugno, sono state incrementate le sedute ambulatoriali dedicate alla visita senologica e all'ecografia mammaria. Al precedente calendario vengono aggiunte, durante questo mese, le sedute del lunedì dalle ore 12 alle ore 14 e del martedì dalle ore 14 alle ore 16. L'ambulatorio è curato dal dottor Ildebrando D'Angelo. Le prenotazioni possono essere già effettuate tramite il Cup dell'ospedale allo 0921.920502. (·MCL·)  

 

In basso è possibile scaricare l'articolo in pdf.

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Venerdì, 20 Maggio 2016 17:17

Dal Giornale di Sicilia

Giornale di Sicilia del 20.05.2016

Di Carmelo Nicolosi

OSPEDALE GIGLIO. La donna fuori pericolo dopo l'operazione per neoplasia al rene. Dopo il divorzio dal San Raffaele di Milano la struttura di Cefalù riesce a farquadrare i conti.

Intervento da record su nonnina di 98 anni

E l'equipe di chirurgia, guidata da Marchesa, effettua una tecnica innovativa per intervenire in caso di tumore al fegato. Carmelo Nicolosi

PALERMO ··· Quasi cento anni.per l'esattezza 98 compiuti, una neoplasia a un rene. Intervenire? Asportare l'organo? Sopporterà l'anestesia? Una decisione difficile. Pierenrico Marchesa, l'abile chirurgo dell'ospedale Giglio di Cefalù, decide di operare, supportato dal responsabile dell'anestesia e rianimazione, Giovanni Malta. Dopo sei giorni, la signora ritorna a casa, all'affetto dei suoi cari. «È il mio record in merito all'etàe l'intervento non era affatto banale. Ciò che mi ha convinto a operare dice Marchesa - è stata l'energia che dimostrava la signora, la sua voglia di vivere, di combattere. Di certo, non dimostra la sua età. Biologicamente non avrà più di 70 anni». Va detto, che negli esseri umani esiste un'età cronologica, quella riportata sulla carta d'identità, e una «biologica», quella «vera» dell'organismo. Si può avere 50 anni e, biologicamente, averne 60-70. Un effetto genetico, ambientale, degli stili di vita. Viceversa, avere 80 anni ed essere come un 60enne. Nei sei giorni trascorsi nella struttura sanitaria di Cefalù, la signora ha ricevuto tutte le attenzioni da parte del personale medico e infermieristico. Marchesa, che qualcuno ha definito «operaio della sala operatoria», perché spesso vi entra al mattino e ne esce a mezzanotte, è anche uno dei pochissimi, in Italia, a occuparsi di una tecnica chirurgica innovativa (Aipps) per l'asportazione di tu mori del fegato, salvaguardando l'organo e la vita del paziente. Spiega Marchesa: «Aipps da modo di intervenire in quei casi giudicati prima inoperabili, quando la residua parte di fegato non ancora invasa dal tumore, è troppo piccola, insufficiente per la sopravvivenza del malato». L'intervento va fatto in due tempi, a distanza di 1-2 settimane l'uno dall'altro e, nel complesso, dura circa 10 ore, con un decorso in ricovero di 30 giorni. Si sa che il fegato è il solo organo che può ricrescere. Nella prima fase di intervento, viene separata, da quella ancora sana, la parte malata e lasciata in loco. Con un gioco non semplice di legatura di vasi, si toglie il nutrimento alla parte invasa dal tumore e, così, viene dato il tempo e il modo alla parte sana di crescere più in fretta. «Si consente - dice Marchesa - una crescita più rapida del fegato sano: da 30-45 giorni si passa a 7-9. Nella seconda fase d'intervento, la parte cancerosa viene del tutto rimossa dall'organismo. Aipps rappresenta, oggi, l'unica opportunità di miglioramento della prognosi di questi malati». Negli ultimi tempi, dopo il divorzio con il San Raffaele di Milano, l'ospedale di Cefalù, con il direttore generale Vittorio Virgilio, è cresciuto molto, assumendo un ruolo di grande prestigio nel comparto sanitario, anche per la linea di sollievo della sofferenza che si è data. «Abbiamo voluto rafforzare- sottolinea Virgilio - il target di cristianità dell'ospedale, il suo aspetto umano e spirituale e la centralità della persona che soffre, aiutandola in tutti modi, anche nel comfort alberghiero e la gentilezza del personale». Virgilio ha fatto il miracolo di ri mettere a posto i conti dissestati dell'ospedale. La linea di credito era stata chiusa. Alle banche sono stati restituiti ben 17 milioni e 200 mila euro e sono stati pagati i fornitori. Il segreto? «Non abbiamo tagliato nulla-dice Virgilio - abbiamo solo aumentato la produttività, la qualità dell'offerta, la complessità degli interventi, realizzando un'organizzazione dipartimentale avanzata, come si fa in Paesi d'oltreoceano». All'ospedale Giglio è stato dato
un nuovo look. Diviso in 4 piani, comprende il dipartimento di riabilitazione e lungodegenza (ben 64 posti letto, su un totale di256), quello di medicina, di chirurgia e di chirurgia specialistica, con attrezzature di alta tecnologia. «Grazie alle quali - afferma il direttore generale - possiamo dedicarci a prestazioni avanzate non tariffabili dal Sistema sanitario nazionale. A breve, riusciremo a offrire questi servizi con tempi d'attesa bassissimi. Già oggi siamo in grado di eseguire una risonanza magnetica in 10 giorni». Le prestazioni ambulatoriali, in un anno, sono state oltre 260.000. Sfiorati i 10.000 ricoveri. Al Pronto Soccorso hanno fatto ricorso 23.400 persone. Naturalmente, in maggior misura in estate, considerato che la città di Cefalù, nella bella stagione, è meta ambita dai turisti. (·cn·) .

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Sabato, 13 Febbraio 2016 21:34

Gds.it, video apertura Porta Santa

Nel sito del Giornale di Sicilia le immagini raccontano l'apertura della Porta Santa dell'ospedale Giglio con l'intervista al direttore generale della Fondazione, Vittorio Virgilio.

Gds.it sottolinea che la Porta Santa del Giglio è la seconda aperta a Cefalù dopo quella della Cattedrale.

Qui il link alla pagina.

 

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Giovedì, 18 Settembre 2014 14:13

Giornale di Sicilia

Gds traumatologia Pace 1709201417 settembre 2014

SANITA'. Riconoscimento internazionale per l'equipe di traumatologia del San Raffaele Giglio. L'anno prossimo saranno attivate borse di studio per la formazione

Cura delle fratture, l'ospedale di Cefalù centro di eccellenza

CEFALÙ. ••• Arriva un importate ricono­scimento per l'unità operativa di traumatologia dell'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù, diretta da Antonio Pace. La struttura è sta ta inserita, dall'associazione inter­ nazionale <AOTrauma>, tra i cen­tri di alta formazione per il tratta­mento delle fratture. È l'unico ospedale, del Sud Italia, dove si potrà svolgere, a partire dal 2015, un periodo di formazione soste­ nuto da una borsa di studio asse­gnata dalla AOTrauma.

«Viene premiata­ ha detto il direttore generale, Vittorio Virgilio ­ l' alta professionalità dei nostri operatori e del responsabile della traumatologia Antonio Pace, che ha saputo costruire una squadra affidabile in grado, oggi, di formare medici provenienti da tutto il mondo. «Un chirurgo ortopedico anche di qualsiasi paese straniero ha sottolineato Pace ­ che voglia approfondire le proprie conoscenze in traumatologia, potrà scegliere il nostro ospedale quale centro di formazione per il trattamento delle fratture. Sono fiero ha concluso Pace ­ di avere costruito, qui a Cefalù, in pochi anni, quello che avevo realizzato, da primario, all' ospedale Galeazzi di Milano». La traumatologia del San Raffaele Giglio esegue
circa mille interventi annui, accogliendo pazienti traumatizzati provenienti da tutta la Sicilia. L' equipe medica è in grado di trattare ogni tipo di frattura degli arti, compreso il bacino, con le tecniche più innovative. L' unità è stata, infine, recentemente inserita dalla Regione Siciliana, nella rete «spoke» per la gestione del politrauma per la macro area Palermo ­Trapani. L' AOTrauma è la più grande comunità di ortopedici, al mondo, che svolge attività di ricerca, di sviluppo tecnologico e di formazione sia nell' ambito medico che infermieristico. AOTrauma offre, ogni anno, duecento borse di studio in cento venti ospedali selezionati nei cinque continenti. Nel 2008 la Fondazione AO, da cui origina AOTrauma, ha celebrato il cinquantesimo anniversario della sua nascita. P.P.

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Lunedì, 16 Dicembre 2013 16:48

Cefalù, un centro per donne con SM

gds grimaldi

 

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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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