Lo screening può salvarti la vita
Ogni giorno, in Italia, si scoprono circa 1.000 nuovi casi di tumore.
Di questi, il 40% potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti adottassero stili di vita più salutari e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce.
Lo screening permette di "scoprire" la presenza di un’eventuale malattia nelle sue fasi iniziali, ovvero quando è già presente nel soggetto, ma non dà ancora sintomi.
In Sicilia, i programmi di screening attualmente attivi sono tre:
Vai a questo link per accedere alla campagna di screening dell'Assessorato regionale alla salute.
IMPIANTATA UNA MEGA PROTESI FEMORALE DI 22 CENTIMETRI SU PAZIENTE CON METASTASI
Prime procedure chirurgiche per l’ortopedia oncologica della Fondazione Giglio di Cefalù, recentemente attivata. Ad essere stata trattata è stata una metastasi ossea di una paziente siciliana di 65 anni con carcinoma renale. La lesione, non curata, aveva eroso l’intero femore distale provocando dolori incontrollabili e impedendo la deambulazione della paziente.
Alla donna è stato necessario resecare la parte distale del femore fino al ginocchio ed impiantare una mega-protesi, sostitutiva del femore, estesa 22 centimetri e connessa a protesi articolare del ginocchio.
L’intervento, durato 5 ore, ha visto come primo operatore il neo oncoortopedico del Giglio, Giuseppe Perrucchini, con l’ausilio del responsabile dell’ortopedia Filippo Boniforti, dell’ortopedico Michele Saporito, del chirurgo vascolare Gaetano Mauceri e dell’anestesista Salvo Napoli.
L’intervento è stato preceduto, il giorno prima, da una procedura di embolizzazione, della voluminosa lesione, eseguita dal radiologo interventista Franco Valenza presso la radiologia di Villa Sofia a Palermo. Questa procedura ha consentito la chiusura dei vasi sanguigni (della lesione) per evitare il formarsi di gravi emorragie durante l’intervento.
“L’obiettivo raggiunto - ha detto Perrucchini - era di ridare qualità di vita e autonomia alla paziente che ha ripreso a camminare ed è già stata dimessa”.
La degenza è stata di 12 giorni nei quali è stato avviato anche il percorso riabilitativo.
Perrucchini ha anche sottolineato “la multidisciplinarità e la complessità dell’intervento che ha registrato, in questo caso, il coordinamento tra onco-ortopedico, radiologo interventista, ortopedici, chirurgo vascolare, anestesisti, infermieri e fisioterapisti dell’ortopedia, un lavoro che ha coinvolto tutto il blocco operatorio: il più grande risultato - ha affermato - è stato l’ottimo lavoro di squadra”.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano. “Abbiamo attivato nel nostro istituto - ha detto - una super specialità ortopedica auspicando di poter offrire, in linea con le indicazioni dell’Assessore Razza, il nostro contributo alla sanità regionale e ai tanti siciliani che si sono rivolti ad altri Istituti del nord Italia”.
L’altra procedura di ortopedia oncologica è stata eseguita su un paziente ricoverato nel reparto di oncologia del Giglio, diretto da Massimiliano Spada.
“Il paziente manifestava dolore al dorso - ha spiegato l’oncoortopedico Perrucchini - e dagli esami eseguiti è emersa una alterazione di una vertebra. Pertanto - ha proseguito - è stata eseguita una biopsia percutanea della terza vertebra toracica. Attraverso il peduncolo osseo della stessa vertebra è stato prelevato, sotto guida TAC, il tessuto patologico per l’esame istologico. Con la diagnosi - ha concluso - potrà essere avviato un percorso terapeutico”. La biopsia è stata eseguita con la collaborazione del radiologo Sergio Testai.
32 vl/com 2019
Rivedi online la 16 esima puntata di #ospedalerisponde dedicata alla chirurgia laparoscopica e robotica in urologia con l'interveno del neo direttore dell'U.O. di Urologia Francesco Curto in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo.
Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde del 20 febbraio dedicata ai tumori del colon retto con l'intervento del dottor Dario Raimondo, responsabile del servizio di endoscopia digestiva della Fondazione Giglio in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo.
Nel corso della puntata si è parlato dei fattori di rischio, dei sintomi, di prevenzione e degli esami da eseguire quando e come.
Torna mercoledì 20 febbraio, alle ore 15.30, in diretta facebook sulla pagina del Giglio, #ospedalerisponde con una puntata dedicata alla prevenzione e allo screening dei tumori del colon.
Ospite dell'appuntamento sarà il dottor Dario Raimondo, responsabile dell'endoscopia digestiva della Fondazione Giglio, in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo.
Come sempre è possibile intervenire in diretta dai commenti del video.
IL PRESIDENTE ALBANO: ORGOGLIOSI DEL SUO SUPPORTO, PUNTEREMO MOLTO SULLA RICERCA
Riccardo Dalla Favera, direttore del Cancer genetic center della Columbia University supporterà la Fondazione Giglio e in particolare il nascente laboratorio di genetica molecolare per l’attività di ricerca. Lo ha reso noto il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, che lo ha accolto a Cefalù presentandogli la Fondazione siciliana.
“Ci siamo intrattenuti – ha sottolineato il presidente Albano – per disegnare un percorso di collaborazione nell’attività di ricerca del nostro Istituto. La ricerca sarà uno degli elementi distintivi della Fondazione Giglio. Poter annoverare nella nostra squadra un professionista considerato un riferimento mondiale nello studio biologico e genetico dei tumori è per noi motivo di grande orgoglio”.
Dalla Favera, classe 1951, dal 1989 è docente e direttore dell’Institute for Cancer Genetics Columbia University di New York. Ha messo la firma su ricerche pionieristiche sui geni del cancro e sui linfomi.
17 vl/com 2018
Nella foto il presidente Giovanni Albano e Riccardo Dalla Favera.
Si chiama ixpi e viene eseguito con un prelievo di sangue
L’urologo Rigatti: “riduce ricorso a biopsie prostatiche”
E’ stato introdotto alla Fondazione Giglio di Cefalù un nuovo test per la diagnosi di tumore alla prostata denominato ”Ixip”. Il test viene eseguito dal centro prelievi del laboratorio analisi del Giglio su un semplice campione di sangue. L’esito fornisce al medico l’indice di probabilità di tumore alla prostata ancor prima di eseguire la biopsia prostatica. Evitando quindi al paziente di essere sottoposto a un esame invasivo.
“Nell’ultimo congresso americano di urologia, che si è tenuto a San Francisco - ha detto il professore Patrizio Rigatti - l’Ixpi è stato ritenuto il test diagnostico sulla prostata attualmente più affidabile con una certezza del risultato pari al 90 percento. In caso di esito positivo l’Ixpi ci offre anche l’indice di aggressività del tumore. Non sostituisce - ha aggiunto Rigatti - il PSA che è l’esame di routine ma quando questo è mosso o sospetto attraverso l’Ixip il medico può definire la diagnosi con accuratezza.
L’ixip - ha precisato l’urologo - deve essere preceduto dall’ecografia rettale (Digital Rectal Exam) per determinare il volume della prostata e/o dalla risonanza magnetica multiparametrica per evidenziare anche le zone di rischio (Piras)”.
L’Ixpi viene, infatti, calcolato sulla base di quattro parametri: livelli sierologici di PSA, livelli sierologia di PSA-Igm (immunoglobine), il volume della prostata e l’età del paziente.
“Processando questi parametri - ha aggiunto Martino Tinaglia, responsabile del laboratorio analisi - determiniamo il rischio di tumore alla prostata da nullo a molto alto”. “Su un valore di rischio medio - ha sottolineato Rigatti - viene consigliata la Biopsia”.
Il laboratorio di Cefalù è il primo in Sicilia ad eseguire questo test.
“L’urologia di Cefalù - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio - si conferma un’eccellenza della sanità siciliana sia sotto il profilo della diagnosi che della cura con un equipe di chirurghi di elevata professionalità”. Soddisfazione per l’introduzione di questo nuovo test diagnostico è stata espressa dal presidente del Consiglio di amministrazione, Giovanni Albano “ritenendo l’innovazione in sanità elemento fondamentale per qualificare una struttura”.
Al Giglio viene, inoltre, eseguito anche il test delle cellule tumorali circolanti (Ctc) indicato anche per altri tumori come mammella, colon ovaie, il fish test e la risonanza magnetica con bobina endorettale per la diagnosi del tumore alla prostata.
L’Ixpi è un esame non rimborsato dal servizio sanitario nazionale con un costo a carico del paziente di euro 65,00. Non occorre la prenotazione, viene eseguito a digiuno e al mattino. Il paziente al momento del test deve essere in possesso di altro esame strumentale che indica il volume della prostata che è uno dei parametri per il calcolo dell’Ixpi.
11 vl/com 2018
Rivedi online la putata di #ospedalerisponde dedicata alle innovative terapie mirate in oncologia. Ospiti della rubrica, curata dall ufficio stampa della Fondazione Giglio, sono stati il responsabile dell'oncologia del Giglio, Massimiliano Spada, e il gastroenterologo, Emanuele Sinagra, intervistati dal giornalista Vincenzo Lombardo.
“Le nuove strategie terapeutiche in oncologia, per quali patologie e con quali farmaci” sono al centro della puntata di #ospedalerisponde in programma mercoledì 28 febbraio, alle ore 15.30, in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Giglio.
A illustrare le nuove strategia “bersaglio” nella cura ai tumori sarà il responsabile dell’oncologia del Giglio di Cefalù, Massimiliano Spada.
In particolare si parlerà di terapie a bersaglio molecolare, del trattamento e degli effetti collaterali. Inoltre, di terapie immunologiche, dei fattori prognostici o predittivi e della risposta a questi trattamenti. A illustrare, quest’ultimi aspetti, anche il gastroenterologo Emanuele Sinagra autore di uno studio sui trattamenti immunologici.
E’ possibile, come sempre, intervenire in diretta ponendo delle domande sull’argomento della puntata dai commenti del video in diretta.
#ospedalerisponde è una rubrica curata dall’ufficio stampa della Fondazione Giglio di Cefalù, guidato dal giornalista Vincenzo Lombardo.
IL DIRETTORE VIRGILIO: NOSTRO OSPEDALE SEMPRE PIÙ QUALIFICATO IN ONCOLOGIA
Eseguiti alla Fondazione Giglio di Cefalù i primi cinque interventi di asportazione di tumori al fegato per via laparoscopica con l’innovativa tecnica della fluorescenza o del verde di indocianina.
L’indocianina è una sostanza, innocua per l’organismo, che viene iniettata al paziente 24 ore prima dell’intervento e consente di identificare nel fegato, con precisione, il tumore.
“La resezione epatica, grazie ad una apposita apparecchiatura – spiega il responsabile della chirurgia del Giglio, Marcello Spampinato - viene guidata dalla “fluorescenza” e l’asportazione del tumore viene completata evitando di lasciarne residui, soprattutto in prossimità dei margini di resezione. La indocianina – evidenzia il chirurgo - passa attraverso i tessuti del corpo e viene trattenuta solo nell’area attorno al tumore primitivo o alle metastasi”.
“Uno straordinario passo avanti nella lotta ai tumori del fegato – afferma il direttore generale Vittorio Virgilio – che vede l’ospedale di Cefalù sempre più qualificato nella vocazione oncologica e protagonista nell’acquisizione di tecnologie e tecniche all’avanguardia”.
“Il colorante utilizzato – tiene a sottolineare Spampinato - permette ai chirurghi di scoprire anche piccole metastasi non visibili a TC e risonanza magnetica preoperatorie. Siamo una delle prime equipe chirurgiche in Italia - conclude Spampinato – ad utilizzare questa recentissima innovazione tecnologica sul fegato”.
I casi eseguiti al Giglio di Cefalù saranno presentati al congresso mondiale di chirurgia epato- bilio-pacreatica che si terrà a Ginevra, in Svizzera, a settembre 2018.
“L’unità operativa complessa di chirurgia generale della Fondazione Giglio si colloca così nel panorama nazionale ed internazionale di eccellenza in chirurgia epato-bilio-pancreatica”.
2 vl/com 2018
Ufficio Stampa | |
![]() |
+39 0921 920 683 |
![]() |
+39 0921 920 413 |
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
![]() |
@hsrgiglio |
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.