IL PRESIDENTE ALBANO: L’OSPEDALE È STATO MESSO IN SICUREZZA
Sono stati oltre 1000 i tamponi per l’identificazione del Sars-Cov-2 eseguiti dal neo laboratorio di biologia molecolare della Fondazione Giglio di Cefalù.
I primi tamponi sono stati effettuati sul personale sanitario e amministrativo della stessa Fondazione, ai pazienti al momento del pre-ricovero e in accesso al pronto soccorso con sintomi influenzali e al personale dei servizi: bar, mensa e pulizie del nosocomio cefaludese.
In totale sono stati poco più di 800 quelli eseguiti sul personale del Giglio e 300 sui pazienti.
“Tutti i tamponi effettuati – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – ha dato esito negativo al Coronavirus.
L’ospedale – ha affermato Albano – è stato messo in sicurezza ed ogni giorno con medici e tecnici della task force Covid-19 mettiamo in campo nuove misure di prevenzione e di contenimento del virus in vista anche della ripresa di tutte le attività incluse quelle ambulatoriali della Fondazione Giglio”.
A coordinare il laboratorio di biologia molecolare è la dottoressa Maria Andriolo che si avvale del supporto del tecnico di laboratorio Maria Enza D’Ippolito.
Il laboratorio è in grado di sviluppare 80 tamponi in ogni seduta mediamente di quattro - cinque ore. La struttura si è anche dotata di un estrattore automatico di acidi nucleici (DNA-RNA) in grado di processare contemporaneamente 16 campioni in 70 minuti. Campioni che vengono poi trasferiti in una piastra che amplifica la molecola di RNA per la diagnosi di negatività o di positività al Covid-19.
Ringrazio – ha aggiunto Albano – i nostri operatori per l’impegno e la totale abnegazione che in questi giorni stanno mostrando sul campo”.
Il presidente ha, inoltre, anticipato che “nel piazzale esterno della struttura sanitaria, dove sono state già collocate delle pagode messe a disposizione dal comune di Lascari, sarà realizzata una grande sala d’attesa dove i pazienti saranno chiamati, di volta in volta, per accedere agli esami strumentali. Sposteremo da lunedì all’esterno – ha concluso Albano - anche il centro prelievi e alcuni ambulatori. Tutto questo per limitare ancor di più gli accessi in ospedale ai soli pazienti ricoverati a cui viene effettuato il tampone al pre-triage in ingresso”.
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Nella foto da sx il presidente Albano, Maria Andriolo, Maria Enza d'Ippolito e il farmacista Carmelo Di Giorgio.
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l’U.O. di Neurologia della Fondazione, ai sensi dell’art. 36 co. 2 lett. a) D. lgs. 50/2016 ss.mm.ii..
In un articolo a firma del responsabile dell'unità operativa di Neurologia della Fondazione Giglio ecco come è stata organizzata l'attività del centro sclerosi multipla per garantere ai pazienti la continuità assistenziale.
di Luigi Maria Grimaldi*
I pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) seguiti presso il Centro Regionale per la Diagnosi e Cura della SM della Fondazione Giglio di Cefalù sono stati oggetto di numerose iniziative organizzative per venire incontro ai loro bisogni di assistenza e trattamento messi duramente alla prova dalle restrizioni sociali necessarie al contenimento dell’infezione da Sars CoV-2.
Il rischio, paventato dalle associazioni degli stessi malati, prima tra tutte l’AISM, era che i pazienti non si recassero più ai Centri, quasi sempre situati all’interno di ospedali in cui sono ricoverati pazienti affetti da COVID-19, per le visite di controllo e per ritirare o ricevere i farmaci necessari per il mantenimento del loro stato di salute per paura di infettarsi e che le strutture non fossero comunque più in grado di accogliergli per le varie rimodulazioni di spazi e di personale che hanno dovuto affrontare.
Per ovviare a questi possibili ostacoli, presso il centro di Cefalù è partita sin dai primi giorni dell’epidemia un’intensa rimodulazione organizzativa: la segreteria è stata dotata di un cellulare con un numero dedicato (333-6147711) con cui tramite telelavoro ha iniziato a gestire i pazienti che sarebbero dovuti venire a visita per il ritiro dei farmaci contattandoli in anticipo, ricevendo i loro esami e trasmettendoli ai neurologi del Centro che, dopo averli visionati, contattano telefonicamente i pazienti e, sulla base di quanto loro comunicato, redigono il piano terapeutico che viene poi fatto loro recapitare sempre per via telematica.
In questo modo si è praticamente azzerato l’accesso dei pazienti all’ospedale ottenendo il tanto auspicato isolamento sociale e mantenimento assistenziale.
Un secondo intervento ha riguardato proprio il ritiro dei farmaci prescritti: grazie al supporto della multinazionale Novartis è già partito un servizio di recapito al domicilio dei pazienti da parte di un corriere gratuito e analoghe iniziative sono in corso di realizzazione anche con le altre aziende del settore: a regime si spera che tutti i pazienti che non necessitino di un controllo frontale con il neurologo possano essere visitati e ricevano il loro farmaco in questo modo.
Grazie al numero dedicato è anche partita una chat riservata a tutti i circa 200 pazienti che circa una volta al mese debbono necessariamente recarsi a Cefalù per ricevere un farmaco infusionale.
Questi, come del resto tutti gli altri pazienti SM, possono inviare messaggi con domande specifiche ed ottenere risposte in giornata.
Sulla chat il personale del Centro ha inoltre provveduto durante questo periodo a lasciare dei messaggi di informazione sull’andamento dell’epidemia e sui rischi connessi per i pazienti con patologie immunitarie come quelli affetti da SM, un servizio finora molto gradito dall’utenza.
Per poter effettuare le infusioni mensili in condizioni di sicurezza infettivologica, il Centro si è avvalso, oltre che ad un triage all’esterno della struttura ospedaliera con termometria, autocertificazione e disinfezione delle mani, di uno scaglionamento dei pazienti in più turni quotidiani con accoglimento degli stessi in non più di 2-3 per stanza a oltre 3 metri di distanza l’uno dall’altro con adeguata protezione mediante mascherine e all’utilizzo di un camper medicalizzato generosamente offerto dal Rotary Club e posizionato all’esterno dell’ingresso dove un’infermiera dedicata, adeguatamente protetta “come se”, ha effettuato le dispensazioni per i pazienti provenienti da aree più a rischio; più di recente è stata utilizzata la stanza di isolamento attivata presso il P.S. dell’ospedale.
Sono sempre continuate, in questo periodo, i ricoveri ordinari per i pazienti che dovevano confermare per la prima volta una diagnosi ancora incerta, sempre mantenendo un solo paziente per stanza.
Il Centro di Cefalù non ha mai interrotto la sua attività di ricerca farmacologica per la SM: sono attualmente in corso di avvio ben 4 nuovi studi per verificare l’efficacia di farmaci per le forme avanzate di SM (studio O’HAND) e di nuovi farmaci, anche appartenenti a nuove categorie farmacologiche, come il dapirolizumab endovenoso, l’evobrutinib e un nuovo inibitore della S1P4 in associazione con l’ocrelizumab.
*Responsabile unità operativa di Neurologia e Centro regionale Sclerosi Multipla di Cefalù
La campagna di solidarietà della Fondazione Giglio di Cefalù #stopcoronavirus - #abbiamobisognodite, lanciata sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe, per potenziare ulteriormente la terapia intensiva dell’ospedale Giglio, ha raccolto circa 156 mila euro*.
In dettaglio 52.700 mila euro sono stati donati attraverso GoFundMe, 16 mila con bonifici bancari, e 86 mila euro circa con donazioni materiali di apparecchiature medicali e dispositivi di protezione individuale.
“Tante piccole e grandi donazioni – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - che hanno fatto sentire la fiducia dei cittadini e del territorio nei confronti del nostro Istituto che si è prontamente organizzato per fronteggiare un’eventuale emergenza Covid-19, in Sicilia”.
Sulla piattaforma di crowdfunding ad esprimere la loro solidarietà sono stati in 900 con offerte da 5 euro sino a 2.000 euro.
Tra le donazioni materiali, invece, sono arrivati al Giglio, quattro ventilatori polmonari di cui due dalla Diocesi di Cefalù con il suo vescovo Giuseppe Marciante che ha voluto donare anche 5000 mascherine; un altro ventilatore polmonare è stato offerto dall’ex primario di medicina interna del Giglio, Totò D’Anna, e uno dall’Ibfm-Cnr di Cefalù. Donato, invece, dalla società Esaote un ecografo e da un cittadino, che ha preferito mantenere l’anonimato, un ecotomografo per la gestione dei potenziali Covid-19 in pronto soccorso.
Il direttore amministrativo, Gianluca Galati, ha reso noto gli investimenti effettuati con le risorse ottenute dalle donazioni.
“Sono stati acquistati – ha detto Galati – 5 monitor multiparametrici per un valore di 14.700 euro e 5 ventilatori polmonari per un valore di 58 mila euro. Tutte apparecchiature destinate alla nuova terapia intensiva del Giglio, recentemente ultimata”.
Alla campagna, coordinata dall’agenzia Terzo Millennio, hanno offerto il loro supporto l’inviata di Striscia la Notizia, Stefania Petyx, gli attori Leo Gullotta e Rocco Papaleo, il “postino” di Maria De Filippi, Marcello Mordino e alcuni musicisti del Castelbuono Jazz Festival.
“A loro - hanno detto Albano e Galati - va la nostra gratitudine e il nostro ringraziamento per la sensibilità mostrata nel condividere una iniziativa di sostegno alla sanità in un momento critico per il nostro paese”.
Tra le donazioni effettuate in favore del Giglio di Cefalù ci sono quelle dei comuni del Distretto sanitario 33, il Lions Club di Cefalù, l’agenzia Allianz di Cefalù, la Proloco di Isnello, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Cefalù, il Consorzio Taxi Cefalù, le associazioni Agevole di Castelbuono, l’associazione Siciliana Musica per l’Uomo, l’associazione culturale Apertamente, le confraternite Maria SS. Dei Miracoli di Cerda, SS. Sacramento di Lascari e S. Nicolo di Bari di Isnello, l’associazione Euterpe di Lascari, il comitato dei festeggiamenti di Gratteri, l’Avis di San Mauro di Castelverde e tanti gruppi di fantacalcio. Inoltre, la società Sophos Biotech srl, l’associazione culturale musicale Vincenzo Bellini, l’Aress Fabiola onlus, l’Isap srl, gli studenti dell’Istituto Mandralisca di Cefalù e dell’Istituto Luigi Failla Tedaldi di Castelbuono.
La Fondazione Giglio ha ringraziato anche le aziende Fratelli Fiasconaro di Castelbuono e la Galbusera SpA (Tre Marie) per il dolce pensiero offerto ai dipendenti dell’ospedale in occasione della Pasqua. E, infine, gli artisti che, attraverso l’iniziativa della galleria d’arte Putia di Castelbuono, hanno messo in vendita le loro opere offrendo il ricavato agli ospedali delle Madonie.
***Aggiornamento delle ore 13.48***
La Fondazione Giglio ringrazia per la donazione anche il dottor Antonio Terrasi CdG della Cila EBT di Palermo che ha offerto tute di protezione e caschi.
Le donazioni complessive salgano a 156 mila euro.
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Procedura negoziata per la fornitura di n° 15 medicazioni addominali a pressione negativa, ai sensi dell'art.63 comma 3 lettera b) del D.Lgs.50/2016
Procedura negoziata per la fornitura di videoureterorenoscopi, ai sensi dell'art.36 comma 2 lettera a) del D.Lgs.50/2016.
Integrazione e proroga tecnica del contratto Prot. UP2020/1444U del 26/02/2020. Dispositivi interstiziali.
Procedura negoziata per l’acquisto di lame per laringoscopio, ai sensi dell'art. 36 comma 2 lettera a) del D.Lgs 50/2016
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@hsrgiglio |
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC:
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